Omicidio del professore Cosimo Errico, il Pm non si arrende

In primo grado . Pal Surinder. e il connazionale . Mandip Singh. sono stati assolti

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In primo grado sono stati assolti per l’omicidio del professore Cosimo Errico, il datore di lavoro dei due imputati, Pal Surinder, 59 anni, (assistito dall’avvocato Agazzi) "per non aver commesso il fatto", e il connazionale Mandip Singh, 40 anni, (difeso dall’avvocato Abbatiello) perché "il fatto non sussiste". Il pm Carmen Santoro aveva chiesto la condanna a 24 anni per il primo, e 4 anni per il secondo. Omicidio avvenuto la sera del 3 ottobre del 2018, tra le 18.39 e le 18.51 nella cascina didattica del prof, a Entratico. Errico, professore al Natta, 58 anni, di Bergamo, un figlio, venne ucciso a coltellate e trovato in parte carbonizzato proprio nella sua cascina. La Corte d’Assise (presidente Petillo) in uno dei passaggi delle motivazione dell’assoluzione aveva argomentato, "che quello seguito dalla pubblica accusa non è sembrato un percorso lineare, ma accidentato e a volte tortuoso. È come se si fosse partiti dalla convinzione che Surinder è stato l’assassino di Cosimo Errico e poi si sia andati a cercare gli elementi per poter avvalorare tale tesi, a volte anche forzandone il significato, non tenendo conto di alcuni o sottovalutando quelli che con essa poco si conciliavano". Parte da questo assunto il pm Santoro per il suo appello. "Si tratta di una conclusione che dimostra una lettura del tutto parziale dei numerosi elementi indiziari emersi che in tal modo sono stati degradati a meri sospetti". Il dibattimento, al contrario, ha fatto emergere che a uccidere Errico non può che essere stato l’imputato Pal Surinder e che il suo connazionale Singh Mandip lo ha aiutato a eludere le investigazioni. Il movente? Surinder, oltre ad aver problemi di alcol, si era reso autore di furti in cascina ai danni dei collaboratori e allo stesso Errico. F.D.