Ridotta in appello, da 16 a 12, la pena per Sergio Ubbiali, 26 anni, di Stezzano, finito in carcere per la morte dell’amico Maurizio Canavesi, dj di 34 anni, accoltellato a Terno d’Isola, il 23 aprile 2019 e morto dopo un mese di agonia. La riduzione della pena è dovuta al parziale accoglimento da parte della procura generale delle attenuanti generiche. Una sorta di patteggiamento in appello che non ti consente di far ricorso in Cassazione. La vicenda si chiude qui. Al processo, i difensori di Ubbiali (Saita e Zambelli) avevano chiesto il proscioglimento, ricostruendo uno scenario di legittima difesa. Una tesi che non aveva retto davanti al giudice dell’udienza preliminare Federica Gaudino. Il delitto a Terno D’Isola, comune dove Canavesi era stato trovato agonizzante davanti alla palazzina in cui abitano i genitori, con un coltello ancora conficcato nella nuca. Il dj, padre di una bimba di 11 anni, era stato portato d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove i medici gli avevano estratto il coltello e avevano cercato di salvargli la vita.
L’aggressione poi rivelatasi mortale era avvenuta dopo un litigio per futili motivi, scoppiato al rientro da un viaggio tra amici per un rave party in Toscana. Canavesi, Ubbiali e altri tre amici si erano recati al Pasquatek e, nel viaggio di ritorno, avevano litigato violentemente. Il litigio era poi degenerato: l’amico aveva aspettato il dj vicino alla casa dei genitori e lo aveva colpito con cinque coltellate, di cui una alla nuca. Poi se ne era andato lasciando il coltello conficcato nel corpo del dj.
F.D.