Betlemme: il cardinale bergamasco Pierbattista Pizzaballa alla messa di mezzanotte con la kefiah

Il patriarca latino di Gerusalemme, nel corso della sua omelia, ha invitato a cercare la luce del Natale in un momento in cui “odio, rancore e spirito di vendetta” albergano nei cuori

Cologno al Serio, 25 dicembre 2023 – Patriarca latino di Gerusalemme dall’ottobre del 2020, da sempre nella sua missione pastorale vicino alle istanze degli ultimi e alle sofferenze del popolo palestinese, il cardinale bergamasco Pierbattista Pizzaballa nella sua omelia della messa di mezzanotte nella chiesa di Santa Caterina a Betlemme, ha voluto lanciare un messaggio di speranza. 

Il cardinale Pierbattista Pizzaballa al suo arrivo per la messa: indossava la kefiah
Il cardinale Pierbattista Pizzaballa al suo arrivo per la messa: indossava la kefiah

In una terra martoriata dal conflitto, in cui le vittime civili dei bombardamenti israeliani sulla striscia di Gaza ormai si contano nell’ordine delle decine di migliaia, il sacerdote nato a Cologno al Serio nel 1965, ha invitato a cercare la luce del Natale in un tempo in cui "odio, rancore e spirito di vendetta" albergano nei cuori. La chiesa di Santa Caterina, adiacente alla Basilica della Natività, era piena di cristiani palestinesi mentre erano praticamente assenti pellegrini e turisti in un Natale segnato dal conflitto nella Striscia di Gaza.

Il cardinale Pizzaballa durante la messa nella basilica della Natività
Il cardinale Pizzaballa durante la messa nella basilica della Natività

Pizzaballa è arrivato nella città della Cisgiordania, luogo di nascita di Gesù, secondo la tradizione biblica, in processione da Gerusalemme, attraversando in auto il posto di controllo israeliano lungo il muro di sicurezza aperto proprio per la messa, dopo il giro di vite sui transiti seguito all'attacco di Hamas del 7 ottobre.

Per la prima volta portava al collo una kefiah bianca e nera, simbolo del nazionalismo palestinese, sopra l'abito talare rosso. A scortarlo in chiesa non c'erano allegri boy scout palestinesi con le cornamusa, come da tradizione: i ragazzi sono rimasti in silenzio e mostravano cartelli come "Vogliamo la pace, non la guerra" e "Benedetti siano gli operatori di pace".