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Contro i ladri coi visori notturni come i Marines: il servizio organizzato a Torre Boldone

Il sindaco ha acquistato di tasca propria alcuni sofisticati e moderni visori notturni, grazie ai quali sarà possibile controllare le zone più buie e nascoste del paese di Michele Andreucci

Occhiali da marines contro i furti in biitazione

Torre Boldone (Bergamo), 11 novembre 2014 -  Una vera e propria emergenza, un problema costante che in alcuni periodi, per la rabbia dei cittadini che si fanno sentire, emerge più che in altri. Sono i furti in abitazione, uno di quei reati definiti “microcriminalità” che però invadono così tanto l’intimità delle persone da diventare insopportabili. Il fenomeno, nonostante l’impegno delle forze dell’ordine, è in grande espansione anche nella Bergamasca. Torre Boldone, grosso centro alle porte di Bergamo, all’imbocco della Valle Seriana, 8mila abitanti circa, è uno dei comuni più colpiti e i residenti sono esasperati dallo stillicidio di colpi, soprattutto quelli nelle abitazioni.

Per questo il sindaco Claudio Sessa, a capo di una lista civica, ha scelto di affrontare il problema di petto: ha acquistato di tasca propria alcuni sofisticati e moderni visori notturni, grazie ai quali sarà possibile controllare le zone più buie e nascoste del paese. «Per ora - rivela - ne ho comprato uno. Grazie al titolare dell’Armeria Bergamasca, che risiede a Torre Boldone, ho avuto un forte sconto sul prezzo di listino che è di 500 euro. Se il progetto dovesse funzionare, però, ne acquisterò altri». All’iniziativa hanno aderito per ora una quarantina di cittadini, riuniti sotto il nome di “volontari osservatori del territorio”, ed è quasi pronto anche un regolamento, ora al vaglio del comandante della polizia locale.

«Non si tratta di un’associazione - precisa Sessa -, ma di un gruppo comunale che fa capo a me in quanto sindaco. Il nostro compito sarà avvisare le forze dell’ordine, dinnanzi a situazioni sospette. Ma non interverremo in prima persona». Il sindaco, che da maggio, con i suoi assessori, periodicamente esce dalle 3 alle 6 della mattina per “pattugliare” il paese, lancia poi un appello ai cittadini: «Chi volesse aiutarmi e entrare a fare parte di questo gruppo, mi contatti». L’iniziativa verrà discussa nel Consiglio comunale di venerdì. «Mi rendo conto - conclude Sessa - che quest’azione non risolverà il problema, ma ritengo sia un aiuto alle forze dell’ordine».