REDAZIONE BERGAMO

Nutrie, altri danni agli agricoltori . Scatta il piano di contenimento

Federcaccia Bergamo: ci siamo sempre comportati a tutela dell’ecosistema

Federcaccia Bergamo: ci siamo sempre comportati a tutela dell’ecosistema

Federcaccia Bergamo: ci siamo sempre comportati a tutela dell’ecosistema

Torna l’allarme nutrie nella pianura bergamasca, territorio dal quale nelle ultime settimane sono arrivate diverse segnalazioni di danni da parte degli agricoltori locali provocati da questi roditori, la cui dieta erbivora, con preferenza per radici e tessuti intorno alla base delle piante, comporta significativi danni alle colture. La presenza massiccia di esemplari di castorino, questo il nome corretto della specie, ha dato vita nella provincia orobica a un’emergenza ecologica e ambientale. Le conseguenze negative non riguardano solo l’economia agricola. Per far fronte a questa situazione, la Regione ha predisposto un piano di eradicazione, controllo e contenimento, valido per il triennio 2024-2026. Sebbene l’animale non sia cacciabile, è soggetto a controllo, tra cui l’utilizzo di trappole e il cosiddetto prelievo numerico con arma da fuoco, secondo quanto stabilito dal piano regionale. I cacciatori, quindi, possono rappresentare una risorsa per affrontare l’emergenza operando come volontari che svolgono un’attività di pubblico servizio. Gli operatori volontari, infatti, devono possedere una licenza di caccia e avere completato un corso di formazione specifico per essere abilitati all’uso di trappole e armi da fuoco. Il presidente di Federcaccia Bergamo, Michele Bornaghi, ricorda che "i cacciatori bergamaschi si sono sempre posti a tutela della biodiversità e dell’equilibrio dell’ecosistema, intervenendo quando richiesto per il pubblico interesse. Bisogna però rispettare le regole stabilite dal piano di controllo regionale: nessuna attività di prelievo può essere effettuata nelle zone di interdizione alla caccia, nemmeno dagli operatori abilitati". M.A.