
Fiorella Fracassetti doveva rientrare da Kathmandu martedì scorso ma il suo volo era stato cancellato per il terremoto Mamma e papà temevano per la sua vita (De Pascale)
Bergamo, 28 aprile 2015 - La famiglia temeva già il peggio. Ma ieri mattina, poco prima delle 10.30, è arrivata la buona notizia. Al telefono dal Nepal Fiorella Fracassetti, la pubblicitaria 39enne di Bergamo, residente in via Curie, a Loreto, che annunciava ai suoi genitori di star bene. «Si trova a Kathmandu - ha detto il papà Gianni Fracassetti - non ha potuto chiamare prima perché li è tutto distrutto a causa del terromoto, ma ha già prenotato il volo per il rientro in Italia: forse potrebbe arrivare già domani (oggi, ndr). Piangeva al telefono mentre raccontava del disastro che ha colpito quel paese: al momento del sisma era con una famiglia nepalese e la loro casa è andata completamente distrutta. Non vediamo l’ora di riabbracciarla».
I genitori non avevano più notizie di Fiorella da sabato. Sarebbe dovuta partire da Kathmandu martedì scorso, invece il suo volo di rientro era stato annullato proprio per il terremoto che ha sconvolto il Nepal. «Sia io che mia moglie - racconta ora con la voce più rilassata papà Gianni - abbiamo cercato di metterci in contatto con lei, ma il suo cellulare risultava sempre fuori uso. E a quel punto abbiamo avvisato anche la Farnesina: Fiorella non rientrava nell’elenco dei 300 italiani rintracciati». Da qui l’angoscia dei familiari che è scemata ieri mattina.
Una carriera da copywriter in alcune tra le più importanti aziende italiane, circa un paio di anni fa Fiorella Fracassetti aveva deciso di lasciare Milano e cambiare radicalmente vita. Così si era lanciata nel suo primo viaggio in Nepal con destinazione Pokhara, una città che dista 250 chilometri da Kathmandu. Qui ha lavorato come volontaria in un orfanotrofio, lavoro che ha permesso alla 39enne di conoscere tanta gente creandosi anche dei contatti per sviluppare un lavoro in quel paese.
Tornata a casa sei mesi dopo, nel settembre scorso è ripartita per il suo secondo viaggio in Nepal. A maggio sarebbe dovuta rientrare in Italia in quanto le scadeva il visto. Fiorella aveva già prenotato un volo per martedì 28 aprile, poi la terribile notizia del terremoto. I genitori avevano cercato di conttatarla ma inutilmente e, quando ormai si temeva il peggio, ieri mattina la notizia tanto attesa. «Ora - continua il papà di Fiorella - possiamo tirare un sospiro di sollievo e possiamo festeggiare».