Canonica, morto nel cassonetto: era un ragazzo di 23 anni che abitava poco distante

Identificato il giovane rimasto incastrato e ucciso, dopo che si era introdotto nella discarica di via dell’Artigianato verso le due di notte

Il cassonetto di Canonica dove è rimasto intrappolato il giovane Costantin

Il cassonetto di Canonica dove è rimasto intrappolato il giovane Costantin

Canonica (Bergamo) – Si chiamava Costantin Antoine, romeno, 23 anni, residente a Fara Gera d’Adda con alcuni parenti, a distanza di qualche centinaio di metri dalla piazzola ecologica dove è avvenuto il dramma. È l’identità del giovane morto dopo essere rimasto incastrato nel cassonetto di vestiti usati a Canonica d’Adda.

Il giovane non aveva precedenti, quindi non era mai stato schedato o fotosegnalato, fatto che ha reso all’inizio ancor più difficile identificarlo, senza contare che in tasca non aveva alcun documento.

Costantin Antoine
Costantin Antoine

Secondo le ultime ricostruzioni, effettuate dalle immagini delle telecamere, il 23enne sarebbe arrivato nella discarica di via dell’Artigianato intorno alle 2 di lunedì, quando era ancora buio. Ha scavalcato la recinzione che, a destra dell’ingresso, separa la piazzola da una ditta privata. In seguito, si è diretto al cassonetto giallo, introducendosi con testa e braccia, fino al torso. Sarebbe stato a quel punto che il romeno si è reso conto che non poteva più muoversi, né cercando di entrare completamente, né tentando di uscire.

Intorno, essendo una zona di capannoni, non c’era nessuno e potrebbe aver cercato di urlare per richiamare l’attenzione di qualcuno, ma invano. Secondo il medico del 118, giunto sul posto dopo la chiamata dei soccorsi, la morte è sopraggiunta per asfissia da schiacciamento del diaframma. Tra l’incidente e il ritrovamento del corpo sarebbero passate circa sei ore.