MICHAEL CUOMO
Cronaca

Monza, riecco la Roma. E Palladino sfida De Rossi

L’allenatore brianzolo rappresenta la ’’nouvelle vague’’ dei tecnici italiani . Sull’altro fronte l’erede di Mourinho ha iniziato con il piede giusto .

Monza, riecco la Roma. E Palladino sfida De Rossi

Monza, riecco la Roma. E Palladino sfida De Rossi

Amici e avversari: Raffaele Palladino e Daniele De Rossi sono il nuovo che avanza. Diversi a giudicarli da fuori, ma uniti oggi dalla stessa passione per la panchina. Da calciatori difficile accostarli: eleganza e fantasia era Palladino, carattere e quantità era colui che ha dedicato una vita intera calcistica alla Roma, arrivando solo alla fine a voler provare il brivido della Bombonera del Boca.

Si ritroveranno sabato dove si erano visti l’ultima volta, all’U-Power Stadium: allora, era l’8 marzo scorso, entrambi stavano completando il corso di studi per essere dove sono. Raffaele aveva già un perché nel nostro campionato: con il Monza aveva già saputo brillare un anno fa e quest’anno sta replicando con interessi; Daniele aveva invece la Roma nei suoi sogni dopo un passato da collaboratore nell’Italia di Mancini e l’ultima esperienza infelice alla Spal.

Sogni diventati realtà. Il destino li mette di fronte in un momento magico per entrambi: 5 risultati utili consecutivi il Monza, 4 i giallorossi che con ’’Capitan futuro’’ in panchina sono caduti soltanto contro l’Inter, mettendo da parte definitivamente un aspetto negativo, e per nulla calcistico, che aveva reso quella dell’andata una partita tra le più tese dei brianzoli in Serie A: D’Ambrosio espulso, stessa sorte per un dirigente in panchina, ammonito anche Palladino che a fine partita preferiva non alimentare le polemiche che a maggio, invece, si erano accese parecchio dopo l’1-1 sul campo con il rosso a Celik: "Chiffi il peggior arbitro della storia", chiamava Mou; "Mai vista una panchina comportarsi così", rispondeva il tecnico monzese che non ha mai ecceduto nei comportamenti, tanto da essere difeso, dopo l’espulsione di quest’anno a Napoli, anche dal numero uno azzurro De Laurentiis.

Sabato, per Palladino, girarsi dall’altra parte avrà un significato diverso, ma indicatore anche di una difficoltà che aumenta: la Roma è più squadra, meno frenetica e rispecchia appieno il carattere del suo allenatore-condottiero. "Non penso che fosse stato scelto per fare l’allenatore a lungo termine, e si sta dimostrando tra i due o tre allenatori più bravi in Italia", aveva detto De Rossi dell’allenatore del Monza in sede di presentazione. "La Roma ha fatto la scelta giusta", risponderà Palladino qualche giorno dopo: aveva ragione. Aveva anche aggiunto: "In me avrà un tifoso in più". Nessun dubbio che sia così, ma non domenica. Dalla lezione in sala stampa, a quella sul campo: chi esprimerà meglio la propria tesi?