L’accusa le contesta insulti rivolti ai bimbi, minacce di essere lasciati da soli nei loro lettini, anche sculacciate. E per questo è a processo Paola Michela Martinelli, educatrice titolare di un asilo nido di Bergamo, difesa dagli avvocati Fabio Pezzotta e Sara Vieri. Ieri, il Collegio, presieduto dal giudice Patrizia Ingrascì, ha affidato l’incarico per la trascrizione delle intercettazioni. Citato come responsabile civile il comune di Bergamo. L’indagine prese il via nel novembre 2019, quando una madre si rivolse alla polizia. Il suo bimbo, che aveva iniziato a frequentare l’asilo, di notte si svegliava e si calmava solo quando veniva preso in braccio. La Squadra mobile mise cimici e microcamere nella struttura, prima della chiusura per il lockdown, una registrazione finita agli atti mostra una bambina che non vuole dormire, è in piedi, appoggiata alle sponde della culla. La maestra le avrebbe messo una mano all’altezza della gola per spingerla giù. Quando la piccola si è rialzata, l’avrebbe fatto di nuovo. L’educatrice ha scelto di difendersi a dibattimento.F.D.