GIULIANA LORENZO
Cronaca

Milano è una... Piazza che conta: "Ora siamo una squadra vera"

Il tecnico: "Conquistato dal progetto del presidente Fusaro. Le voci di mercato? Fanno parte del gioco" .

Milano è una... Piazza che conta: "Ora siamo una squadra vera"

Milano è una... Piazza che conta: "Ora siamo una squadra vera"

Le luci della ribalta non piacciono a Roberto Piazza, coach dell’Allianz Milano fresco di rinnovo per altri tre anni. Il coach è come un artigiano che lavora nella sua bottega, con dedizione e cura per ogni aspetto.

Il 27 giugno 2019 viene nominato nuovo coach della Powervolley Milano, che guida in Superlega dalla stagione 2019-20.

Il Presidente, parlando del rinnovo, ha detto che l’allenatore è più importante dei giocatori…

"Per me la cosa più importante è che ci siano i giocatori e che l’attenzione sia su loro. Non amo fare interviste o essere ripreso, preferisco che gli attori siano loro. Posso fare l’allenatore fin tanto che ci sono i giocatori. Nel momento in cui non ci sono, non posso farlo. Una squadra può giocare contro un coach o senza, un tecnico no, poi i rapporti fanno la differenza".

Cosa l’ha convinta del progetto? Come vede Milano in futuro?

"Le parole del Presidente riguardo a ciò che vuole fare, non da solo, per Milano. Del futuro parlerà lui…".

Le voci di mercato distraggono?

"Dobbiamo prendere l’esempio dagli sport più illustri, quelli considerati tali. Non c’è da stupirsi che il mercato nel volley sia in evoluzione. La squadra è bella, consapevole di quello che può fare, le voci influenzano fino a un certo punto".

Tanti impegni per la sua Milano: Coppa Cev, Superlega e Coppa Italia…

"Gli impegni si preparano con l’aiuto di uno staff senza cui non si va avanti. Si lavora giorno e notte. La cultura sportiva si sta elevando nel volley. Le partite sono intense, ogni palla è sempre più importante, i dettagli fanno la differenza".

Quest’anno due nuovi opposti: Dirlic era dato per titolare ma gioca Reggers…

"Sono sicuro che troverà lo spazio che merita. L’infortunio è stata la chiave di volta. Per recuperare è stato fermo e nello stesso momento Reggers ha cominciato a progredire e sviluppare un gioco che per la squadra ora è più utile. Non significa che non avrà le sue chance".

Kaziyski non si trova ancora a suo agio?

"È tornato in posto quattro dopo due anni da opposto. Mi sta sorprendendo ogni giorno, sta migliorando a 39 anni, ci mette del suo. L’infortunio di Ishikawa ha gravato sulla sua resa. Ha dovuto sempre essere in campo e non ha avuto respiro".

Da allenatore cosa la rende più fiero?

"Quello che dicono gli altri, che giochiamo da squadra o che sotto 2-0, contro Perugia e Civitanova non abbiamo mollato e siamo stati in campo fino alla fine per recuperare".

Dove può arrivare la sua Milano?

"Ci siamo dati degli obbiettivi. Il primo, raggiunto, quello di arrivare ancora alle Final Four di Coppa Italia. Il secondo era andare avanti più possibile in Cev e non l’abbiamo fatto. Il terzo ve lo lascio scoprire".

Tutto il suo mondo è legato al volley?

"Assolutamente. Ringrazio la pallavolo: ho sognato, o meglio, ho deciso di fare l’allenatore a 16 anni. Credo che sia molto bello quando lavoro e passione si uniscono".