
Un gruppo di persone acquista da una bancarella
Bergamo, 2 aprile 2019 - Si infiamma la polemica tra i 236 ambulanti che oggi occupano gli stalli del mercato della Malpensata e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori che ha deciso di spostare entro il mese di maggio, dopo 64 anni, lo storico mercato che si tiene sul piazzale della Malpensata che diventerà un’area verde: 36 stalli andranno nel mercato rionale di piazzale Alpini, il resto in via Spino, nel nuovo mercato cittadino.
Per protestare contro questa decisione, i commercianti valutano due possibilità: una sfilata a bordo dei propri furgoni dal piazzale della Malpensata fino alla sede di palazzo Frizzoni (la manifestazione dovrebbe tenersi fra due settimane) e, se la situazione non dovesse risolversi, il ricorso al Tar per chiedere la sospensiva. Gli ambulanti puntano sulla storicità della Malpensata, sulla scarsa appetibilità del nuovo sito, sulla diminuzione degli incassi e sulla perdita di valore dei posteggi. Nella delibera della Giunta comunale, inoltre, i commercianti hanno rilevato presunte incongruenze rispetto alla normativa europea sulla questione idrogeologica: viene citato il pluviometro, ovvero il sensore che serve a misurare le precipitazioni e la ricettività del terreno, che deve essere certificata dai periti.
Il sindaco Gori, da parte sua, non intende tornare sui suoi passi. L’amministrazione ha già speso 1,5 milioni di euro per attrezzare l’area della Malpensata a zona verde, mentre vicino, nello spazio occupato dall’ex gasometro, sorgerà il nuovo parcheggio per cui l’Azienda Trasporti Bergamo (Atb) ha sborsato più di 3 milioni di euro. I lavori non sono ancora iniziati e saranno necessari un paio di mesi per completarli. Gori ha promesso che farà il possibile per agevolare gli ambulanti nella nuova sede, mettendo a disposizione la linea 6, navette per i clienti, cartelloni pubblicitari, volantinaggio porta a porta e settanta parcheggi da dividere con i commercianti di via Spino.