REDAZIONE BERGAMO

Diagnosi sbagliata, condannati cinque medici

Condanna a 1 anno per i cinque medici degli ex Riuniti di Bergamo accusati di omicidio colposo in concorso perchè, secondo l’accusa, non avevano diagnosticato tempestivamente le lesioni midollari di un pensionato di 79 anni

Prima del ricovero definitivo, ma inutile, il pensionato era stato dimesso due volte

Bergamo, 15 marzo 2016 - Condanna a 1 anno per i cinque medici degli ex Riuniti di Bergamo accusati di omicidio colposo in concorso perchè, secondo l’accusa, non avevano diagnosticato tempestivamente le lesioni midollari di un pensionato di 79 anni, Tobia Belotti, di Sant’Omobono Imagna, rimasto investito da un’auto nel 2009, lesioni che poi hanno portato al decesso dell’uomo. Ieri la sentenza da parte del giudice del tribunale di Bergamo, Massimo Magliacani. Il pm aveva chiesto 1 anno e 8 mesi. Nel marzo 2013 il gup Tino Palestra aveva optato per il non luogo a procedere, perchè non era stato provato il nesso di causalità tra il decesso dell’anziano e e l’operato dei medici, difesi dall’avvocato Giovanni Bertino. Alla decisione del gup si era opposta la pm Carmen Pugliese che aveva presentato ricorso in Cassazione. Il ricorso eta stato accolto e si è svolto quindi un nuovo processo con un altro gip che ha rinviato a giudizio i medici. Ieri la condanna.

La vicenda risale al marzo del 2009. Tobia Belotti il 31 marzo viene investito a Sant’Omobono da un’auto condotta da un marocchino (quest’ultimo ha patteggiato a un anno e due mesi con la con la condizionale). Il ferito viene trasportato ai Riuniti. All’inizio l’anziano non manifesta evidenti sintomi neurologici, ma viene comunque sottoposto a tre radiografie e a una Tac per monitorare la zona delle vertebre cervicali. In quell’occasione non si rilevate lesioni midollari, ma solo un trauma cranico non commotivo. Dopo un periodo di osservazione il 79enne viene dimesso, ma si ripresenta in ospedale il 2 aprile, lamentando difficoltà respiratorie. I medici lo sottopongono a radiografia ai polmoni diagnosticando una “bronchite non specificata”. Belotti viene dimesso per la seconda volta ma 24 ore dopo torna al pronto soccorso con i medesimi sintomi e solo in questa circostanza scatta il ricovero. Ma il pensionato, che nel frattempo rimane paralizzato agli arti, muore il 29 giugno del 2009, dopo tre mesi di agonia.

di R.S.