Doping, positiva la campionessa paralimpica bergamasca Martina Caironi

L'atleta: "Sostanza in una crema cicatrizzante, al controllo di ottobre l'avevo dichiarata. Pancalli: "Fulmine a ciel sereno"

Martina Caironi

Martina Caironi

Bergamo, 6 novembre 2019 -  L'ombra del doping su Martina Caironi, stella dell'atletica paralimpica e portabandiera italiana alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016. La campionessa bergamasca è risultata positiva un test antidoping a sorpresa ordinato da Nado Italia. La sostanza proibita rinvenuta è un metabolita di steroide anabolizzante

La Caironi è stata immediatamente sospesa dall'attività, su provvedimento della seconda Sezione del Tna (Tribunale Nazionale Antidoping) che ha accolto la richiesta della Procura nazionale antidoping. Ma l'atleta ha subito voluto spiegare: "Conosco la sostanza contenuta nella crema cicatrizzante che ho assunto: l'ho acquistata a gennaio dopo tre mesi di sofferenza per un'ulcera all'apice del moncone. Si tratta di una ferita aperta che nessuno farmaco è riuscito a richiudere". L'azzurra ha aggiunto di aver usato in questi mesi la crema e che "all'ultimo controllo di ottobre ho dichiarato tale sostanza. Mi ritrovo a dover saltare un Mondiale in un anno fondamentale senza ancora aver provato una definitiva cura per la mia ulcera".

"Questa notizia è un fulmine a ciel sereno - ha commentato Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico -. Martina è sempre stata un'atleta esemplare sia in pista che nella vita. Prima di esprimere ogni giudizio vogliamo conoscere a fondo la vicenda sempre nella consapevolezza che saranno gli organi preposti a valutare il caso. Al momento non possiamo che esprimere sorpresa per una campionessa che ha sempre fatto parlare di se' prima di tutto per gli eccezionali risultati sportivi". 

 

Chi è Martina Caironi

Nata ad Alzano Lombardo il 13 settembre 1989, alla Caironi è stata amputata la gamba sinistra dopo un incidente in moto avvenuto nel 2007. Tesserata per la Fispes (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali), ha vinto la medaglia d'oro sui 100 piani ai Giochi di Londra 2012 (categoria T42), bissando il successo a Rio 2016, dove ha conquistato anche l'argento nel salto in lungo, sempre nella categoria T42. In bacheca anche 5 titoli mondiali e 4 europei. La trentenne lombarda è risultata positiva "alla sostanza Clostebol Metabolita all'analisi del primo campione al controllo fuori competizione effettuato dal Comitato Controlli Antidoping di Nado Italia il 17 ottobre 2019 a Bologna"