
Mario Mangiarotti, cardiologo ed ex campione di scherma (De Pascale)
Bergamo, 10 giugno 2019 - E' morto Mario Mangiarotti, l'ultimo fratello ancora in vita della dinastia che ha riempito l'Italia di successi nella scherma. Il testimone passa adesso a Carola, figlia di Edoardo. Mario Mangiarotti è morto a Bergamo a un passo dai 99 anni, dopo una breve malattia. Se con Edoardo (1919) e Dario (1915) si può parlare di campioni unici nel solco dell'insegnamento paterno, con Mario la storia riparte dall'inizio, dalla scuola del padre Giuseppe Mangiarotti, spadista fra i più forti della sua epoca e grandissimo caposcuola, oltre 80 medaglie dei suoi allievi fra olimpiadi e mondiali. Il suo capolavoro sono stati proprio i suoi figli. Edo, campione fra i campioni, medagliere infinito, talento cinico e prepotente, Dario, estroso, funambolico, inimitabile, passato al professionismo subito dopo le grandi vittorie del dopoguerra.
GLI ESORDI - Mario (1920), liceo classico al milanese Berchet con i fratelli Fabbri e il compositore Carlo Alberto Rossi, studi da privatista di pianoforte al Conservatorio, poi medico e cardiologo di valore, è stato il progetto più normale di papà Giuseppe. Entra nel giro della nazionale di spada nel 1938, fa le Olimpiadi Universitarie, oro a squadre a Vienna 1939, ma arriva secondo agli assoluti nel 1940. In quell'anno si segnala come uno dei piu' promettenti giovani sciabolatori europei. Poi la guerra, gli esami di medicina, il matrimonio con Eugenia Gavazzeni, nazionale di fioretto.
LA CARRIERA - Nel 1947 partecipa con lei alle Universiadi di Parigi: oro a squadre con Edo e bronzo individuale di spada. Lavora come medico a Bergamo, segue la specialistica in Cardiologia a Pavia, due sere a settimana si allena a Milano in Sala Mangiarotti, con cui vince per tre anni il Challange Le Coutre a Losanna, il più prestigioso trofeo europeo per club (1947, 1948, 1949). Nel 1951 Mario è Campione d'Italia a Squadre con Dario ed Edoardo e terzo nell'individuale dietro a loro, per la prima volta non riserva ma titolare ai Mondiali di Stoccolma, dove conquista l'argento a squadre di spada. Continuerà poi a tirare per qualche anno, anche per i colori della Societa' del Giardino. Dal 1947 al 1980 e' stato Presidente Internazionale di Giuria alle tre armi. A Bergamo Mario Mangiarotti è stato un pioniere della cardiologia e della medicina sportiva, lavorando prima alle Cliniche Gavazzeni e poi alla Casa di Cura S. Francesco (Medicina e Cardiologia), scegliendo dalla metà degli anni '60 la libera professione. Come dirigente sportivo è stato per più mandati presidente del Panathlon International e presidente provinciale del Coni per 25 anni.