
di Michele Andreucci
Nelle fabbriche, nei cantieri, nei campi agricoli. È sempre più lunga la lista delle persone che perdono la vita sul posto di lavoro. I numeri sono sempre preoccupanti anche nella Bergamasca dove da gennaio ad agosto 2022 sono stati denunciati 8.897 infortuni contro i 7.296 dello stesso periodo del 2021 (+21,9%), con le morti bianche in calo di tre unità, da 13 a 10. Emerge dai dati forniti dall’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro di Bergamo (Anmil). Sono invece 594 le malattie professionali denunciate nella provincia orobica, contro le 506 del 2021 (+17,4%). Se si guarda il totale degli infortuni denunciati in Lombardia, la Bergamasca è al terzo posto dopo Milano (32.909 unità) e Brescia (13.907), mentre è sul primo gradino del podio per quanto riguarda le malattie professionali denunciate, staccando sia Brescia (411) sia Milano (335). Confermata invece la terza posizione se si analizza il numero di infortuni mortali – 10 nei primi 8 mesi del 2022 – contro i 31 di Milano e i 24 di Brescia.
"Basta guardare i numeri – sottolinea Giampaolo Maccarini, presidente di Anmil Bergamo – per toccare con mano l’aggravarsi di quella che era già un’emergenza. Non possiamo più rimandare l’adozione di misure drastiche e concrete nell’interesse di tutti. Un infortunio fa male a chi lo subisce ma le ripercussioni ricadono pesantemente anche su familiari, colleghi di lavoro, aziende e sull’intera società. È fondamentale formare i nostri ragazzi per metterli in guardia sui pericoli in modo da evitare altre tragedie".
Anmil Bergamo è vicina a tutti coloro che hanno subìto un infortunio, offrendo supporto per le pratiche burocratiche e amministrative. Inoltre l’associazione individua le aziende potenzialmente interessate ad assumere dopo un percorso di orientamento che spesso prevede un cambio di mansione e una formazione indispensabile per il nuovo impiego. Le istituzioni bergamasche, intanto, stanno portando avanti numerose iniziative, tra cui un protocollo frutto di incontri con Ats e l’inserimento della sicurezza sul lavoro come materia curriculare.