FEDERICA PACELLA
Cronaca

Malati speciali ai raggi X . Ponti con il bollino rosso

Brescia, gli esperti dell’Università hanno avviato il monitoraggio dei viadotti. Quelli contrassegnati dal marchio sono quelli su cui bisogna intervenire.

Gli esperti avvertono: qualche ponte ‘rosso’ ci sarà di sicuro nel capoluogo bresciano, perché il carico di veicoli, soprattutto mezzi pesanti, è elevato e rende più vulnerabile le infrastrutture. Quali e quanti saranno contrassegnati dal colore ‘rosso’, indice di priorità degli interventi di rinforzo (che possono arrivare fino alla chiusura) lo si saprà nel corso del monitoraggio avviato dal Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Brescia per l’esplorazione conoscitiva dei ponti esistenti in città.

"Un’operazione di prevenzione – ha spiegato Valter Muchetti, assessore ai Lavori pubblici, alla Sicurezza e alla Polizia locale, alla Protezione civile e alla Partecipazione – che si innesta sul lavoro già fatto negli ultimi anni di azioni manutentive su alcuni ponti comunali, come la manutenzione straordinaria al ponte di via Risorgimento e la riparazione del ponte di via Volturno, oltre al rifacimento del ponte di via Ghislandi. Nel programma delle opere pubbliche 2024-2026, inoltre, l’amministrazione ha previsto fondi specifici per i primi interventi di messa in sicurezza. Nel 2024, in particolare, si interverrà sul ponte in tangenziale Ovest di via Milano e sul ponte di via Capretti". Le visite ispettive in collaborazione con i tecnici dell’Università di Brescia interesseranno, invece, 45 ponti e viadotti, di cui 6 già fatte a novembre. L’obiettivo è di ispezionare visivamente i ponti preparando delle schede di difettosità; a seguire, l’Università si farà carico di analizzare i rischi rilevanti (fondazionale, sismico, idraulico e da frana) e di predisporre la classificazione con le classi di attenzione. In provincia, ad esempio, questo lavoro ha portato ad individuare 41 ponti ‘rossi’ su 401 ispezionati. "A Brescia – sottolinea Fausto Minelli, professore ordinario DICATAM, di UniBs – la problematica maggiore è il grande traffico, che implica il passaggio di numerosi mezzi quotidianamente, per cui abbiamo un’esposizione e pericolosità più elevata rispetto ad altri ponti in altre città italiane. Qualche ‘rosso’ sicuramente ci sarà". La collaborazione, attivata dopo l’entrata in vigore delle linee guida ministeriali, durerà fino al 2024; per lo studio, il Comune ha appostato 80mila euro.