L’urlo nel Parco delle Cave: salviamo il suolo

A Brescia la protesta contro il consumo di suolo: manifestazione organizzata per difendere l'ambiente e chiedere più verde e meno cemento. Legambiente denuncia il cementificazione e l'uso inefficiente del territorio.

L’urlo nel Parco delle Cave: salviamo il suolo

L’urlo nel Parco delle Cave: salviamo il suolo

Scatole vuote di cemento che aumentano in un Paese caratterizzato da un pieno calo demografico che non riesce a fermarsi. Anche la provincia di Brescia non sfugge a questo trend che dura da tempo. Eppure, a fronte di una natalità che non riprende forza e a una popolazione che viaggia verso livelli anagrafici sempre più alti, secondo il decimo rapporto Ispra 2023, nel 2022 sono stati cancellati 2,5 metri quadrati di suolo al minuto, spesso di campagna fertile. Per questo, anche qui ieri è stata organizzata la manifestazione contro il consumo di suolo, al Lago Canneto all’interno del Parco delle Cave (a sua volta inserita nel palinsesto di iniziative previste in occasione della “Festa della Natura e della Liberazione“).

L’iniziativa è stata promossa dal coordinamento “Salviamo il suolo“ che raggruppa circoli, gruppi di cittadini, comitati, Legambiente. In mattinata, una delegazione bresciana ha partecipato alla manifestazione fuori dal Santuario di Caravaggio, contro un un nuovo polo per la logistica. Nel pomeriggio, ci sarebbe dovuto essere un ideale passaggio di testimone al Parco delle Cave, con la presenza della presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto, ma l’iniziativa è stata rovinata dal maltempo. Presenti, comunque, alcune decine di attivisti e volontari, che hanno partecipato all’evento, per chiedere più verde e meno cemento. "Si consuma ancora troppo suolo – osserva Franco Ferrandi, Circolo Legambiente Valle Dell’Oglio – per questo la mobilitazione proseguirà, per tutelare il suolo". Secondo i dati Ispra, la Lombardia è tra le regioni che consumano più suolo: solo per il 2022, sono stati cementificati 908 ettari, il 13% del dato nazionale. Tra le province, Brescia è seconda a Milano, con 131 ettari cancellati nel 2022, che si aggiungono ai 307 del 2021.

Allarmante, secondo Legambiente, la crescita delle logistiche, spesso in territori di piccoli comuni a spiccata vocazione agricola, dove si spreca nuovo suolo quando ci sarebbero migliaia di ettari di sedimi industriali da riutilizzare, procedendo anche alle bonifiche.

Federica Pacella