La Lombardia è diventata la prima regione per volumi realizzati dalla “second hand economy“, le compravendite di beni di seconda mano. L’altra faccia del percorso verso un modello economico sostenibile è il boom dell’usato, che nell’ultimo hanno ha superato 4 miliardi di giro d’affari sui 24 a livello nazionale.
Secondo la nona edizione dell’Osservatorio Second Hand Economy 2022, condotto da BVA Doxa per Subito, il portale leader negli acquisti e nelle vendite online, il “fatturato“ lombardo della cosiddetta economia circolare è migliorato di quasi un miliardo rispetto al 2021 (3,2 miliardi). Segue la Campania con 3,1 miliardi, terza il Lazio (2,7). Dei 4,2 miliardi generati nella regione più industrializzata, quasi la metà (2,4 miliardi) arriva dai canali online; 1,9 da negozi o spazi “fisici“, in crescita nonostante il forte traino di internet.
I “veicoli“ sono la prima categoria per valore generato (10,6 miliardi a livello nazionale), seguita dal settore “casa e persona“ (6,7 miliardi, uno in più del 2021). In terza posizione l’“elettronica“ (4,5 miliardi) in quarta “sport e hobby“ (3,4 miliardi), stabili rispetto al 2021. La Lombardia è anche la terza regione dove si guadagna di più (970 euro) grazie alla vendita dell’usato rispetto alla media nazionale (954). Nell’ultimo anno sono
aumentati tra gli utenti soprattutto famiglie con bambini piccoli (75%), GenZ (i nati tra fine anni ’90 e nel primo decennio del 2000) e Millennials (anni ’80 fino ai primi anni 2000) che insieme rappresentano il 73% del target. Due fasce che vedono nell’usato l’opportunità di risparmiare ma anche una scelta dettata da una maggiore sensibilità alla sostenibilità ambientale.
L.B.