MILLA PRANDELLI
Cronaca

L’emergenza profughi "Arriveranno al massimo in 25 L’abbiamo saputo a cose fatte"

Il sindaco di Flero Alberti: "Qui un centro di smistamento per persone destinate altrove". Intanto è iniziata l’operazione di allestimento dell’hotspot a cura della Croce Rossa di Brescia.

L’emergenza profughi  "Arriveranno al massimo in 25  L’abbiamo saputo a cose fatte"

L’emergenza profughi "Arriveranno al massimo in 25 L’abbiamo saputo a cose fatte"

di Milla Prandelli

I migranti in cerca di sicurezza e di una nuova vita in Europa, nel bresciano, saranno accolti a Flero. Gli spazi sono stati individuati dalla Prefettura cittadina. Si tratta di due capannoni in via Francesco Lana, situati dai numeri civici compresi tra il 24 e il 31. Si tratta di due immobili sequestrati alla mafia, di proprietà della Prefettura stessa. Tra i progetti vi era quelli di realizzare in quegli edifici gli archivi dell’ente. Da ieri e per un tempo da definire essi saranno l’hotspot per l’accoglienza dei profughi inviati in provincia di Brescia dal Governo Meloni. Mandare gli stranieri che nei giorni scorsi sono sbarcati in Italia è stato il cosiddetto "Piano b" della Prefettura, che come primo luogo aveva identificato la caserma Randaccio in centro a Brescia, ottenendo il diniego del sindaco Laura Castelletti, che ha ritenuto la città attualmente impossibilita a fornire ulteriore microaccoglienza oltre a quella di cui è già protagonista: non per mancanza di volontà ma per diversi motivi tra cui la collocazione della Randaccio, che è un quartiere già fortemente sotto stress. È stata lei stessa a suggerire di trovare posto fuori città. Il Prefetto Maria Rosaria Laganà nel giro di pochissime ore ha trovato la soluzione a Flero, nell’hinterland di Brescia. "Le notizia ci è stata comunicata giovedì sera dalla Prefettura – spiega il sindaco di Flero Pietro Alberti – si tratta di immobili di proprietà della Prefettura stessa. Lo abbiamo saputo a cose fatte. Sono stato informato della creazione di un centro di smistamento dove alloggeranno al massimo 25 persone, che saranno poi mandate laddove sarà deciso dalle istituzioni, ma non dal nostro Comune. Dovrebbero arrivare in tempi brevi, anche se non so ancora esattamente quando. All’interno saranno allestite aree ricovero, per il riposo e altri spazi necessari di cui al momento non conosco i dettagli". Ieri intanto sono iniziate le operazioni di allestimento dell’hotspot, la cui cura è stata affidata dalla prefettura alla Croce Rossa Italiana di Brescia, presieduta dal presidente Carolina David. Nel corso della giornata i primi mezzi dei volontari e specialisti del comitato di Brescia sono arrivati sul posto, dove è cominciato l’andare e venire delle persone, impegnate a pulire il luogo e a renderlo accogliente.