
Lecco esplode al fischio finale "È proprio vero, si vola in Serie B"
di Daniele De Salvo
Lecco bluceleste, blu come il lago, celeste come il cielo contro cui si staglia il Resegone, ma soprattutto come i colori della Calcio Lecco. Tutta Lecco ieri si è vestita a festa, con i colori della maglia dei calciatori del Lecco che, dopo mezzo secolo esatto, hanno compiuto l’impresa di riportare la squadra in Serie B. Al triplice fischio della partita di ritorno della finalissima dei playoff della C, che ha sancito la vittoria definitiva dei lecchesi contro il Foggia e l’accesso alla serie cadetta, è esplosa una festa incredibile, sia dentro il Rigamonti-Ceppi, sia fuori, con buona pace di Amedeo Grieco del duo Pio e Amedeo, in trasferta sugli spalti del lago per seguire i rossoneri della sua città.
"Ora è proprio vero, si vola in Serie B – è l’esultanza del sindaco Mauro Gattinoni –. Ci davano tutti per sfavoriti. Eppure abbiamo vinto una finale storica per la nostra città. Magico Lecco!" Per strada, nelle piazze, sul lungolago si sono riversati migliaia di tifosi con bandiere, fumogeni, fischietti, striscioni, caroselli... I festeggiamenti sono proseguiti fino a notte, come per la festa dello scudetto del Napoli, o i mondiali del 2006 o gli europei del 2020, perché per i giocatori blucelesti, la società, gli ultrà e tutti i lecchesi, la traversata in Serie B è proprio come aver vinto scudetto, mondiali ed europeo.
Nonostante le tensioni della vigilia per l’andata e i timori di invasioni di foggiani senza biglietto piuttosto che di scontri, nessuno ha osato rovinare la grande festa, come aveva chiesto in settimana il prefetto Sergio Pomponio: "Sarà solo un’appassionata festa dello sport", aveva auspicato e così è stato. L’imponente servizio d’ordine e di sicurezza con 300 poliziotti, carabinieri e finanzieri schierati dal questore Ottavio Aragona ha funzionato a dovere.
Per evitare disordini nell’area della Piccola, è stato anche allestito in extremis un maxi schermo per dare a tutti modo di vedere in compagnia la partita, trasmessa in chiaro in tv. E ora c’è già chi spera che il presidente Paolo Di Nunno sia per il Lecco quello che è stato Silvio Berlusconi per il Milan e per il Monza e che riporti i blucelesti in A, come 56 anni fa. Intanto il prossimo anno sarà già derby con il Como.