REDAZIONE BERGAMO

Beccato ladro seriale con la passione per le auto di grossa cilindrata

Davanti al giudice ha ammesso di aver cercato di rubare la vettura, spiegando di essere stato contattato alla stazione centrale di Milano da un albanese, che gli avrebbe offerto 2mila euro per mettere a segno il furto. "Ho accettato - ha detto - perchè sono disoccupato e ho bisogno di soldi"

E' intervenuta la polizia

Orio al Serio (Bergamo), 19 aprile 2016 - Era specializzato in furti di auto di grossa cilindrata, soprattutto Range Rover, che sceglieva tra quelle parcheggiate negli aeroporti lombardi. Era un vero e proprio ladro seriale di vetture F.P., 48 anni, residente a Brugherio (Monza Brianza), il pregiudicato arrestato lunedì pomeriggio dalla polizia di frontiera dell'aeroporto "Il Caravaggio" di Orio al Serio mentre si trovava già al volante della vettura, appunto una Range Rover, modello Sport, del valore di circa 70mila euro, in sosta nel parcheggio P2 (Parking 2), l'area che si trova in fondo al settore arrivi dello scalo bergamasco. I successivi accertamenti hanno consentito agli agenti di scoprire che il 48enne ha numerosi precedenti specifici e che ha una predilezione per le Range Rover.

I numerosi colpi sono stati compiuti negli anni passati in vari aeroporti della Lombardia, come Linate e Malpensa. E nel 2000 era finito in manette, sempre per un tentato furto di auto a Orio al Serio. L'arresto risale alle 15,45 di lunedì, quando alla centrale operativa della Polaria viene segnalato che è scattato un allarme satellitare installato su un'auto che si trova nel parcheggio dello scalo orobico. Quando i poliziotti raggiungono l'area di sosta, F.P. si trova al volante della Range Rover Sport. Tenta di giustificarsi, sostenendo che la vettura è di un amico, ma viene arrestato con l'accusa di tentato furto aggravato. In suo possesso vengono rinvenuti vari oggetti che l'uomo utilizzava per compiere le sue razzie: un decodificatore "trasponder", cioè una sorta di scanner per clonare le chiavi delle auto; un'antenna per autovettura; una chiave elettronica compatibile con il veicolo ancora da programmare; oltre ad alcuni attrezzi tipo piede di porco.

Il proprietario della Range Rover, partito in mattinata per Dublino, è stato avvertito di quello che era successo mentre era impegnato in un convegno per lavoro. Questa mattina il malvivente è comparso davanti al giudice Vito Di Vita per essere processato per direttissima. Difeso  dall'avvocato Nicola Posa, del foro di Brescia, ha ammesso di aver cercato di rubare la vettura, spiegando di essere stato contattato alla stazione centrale di Milano da un misterioso albanese, che gli avrebbe offerto 2mila euro per mettere a segno il furto. "Ho accettato - ha detto - perchè sono disoccupato e ho bisogno di soldi".  Il giudice ha convalidato l'arrsto e, visti anche i numerosi precedenti specifici di F.P., ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari nella sua abitazione di Brugherio. Il processo è stato rinviato al 3 maggio prossimo, quando è prevista la sentenza. 

di MICHELE ANDREUCCI