Infarto al bar, l'infermiere Daniele Trucchi gli salva la vita: "Fatto solo il mio lavoro"

Bergamo, colto da malore un 67enne: a rianimarlo un cliente che lavora in Terapia intensiva. La moglie del paziente lo ringrazia sui social: "Angelo". E lui: "Che soddisfazione sapere che sta meglio"

Daniele Trucchi

Daniele Trucchi

Bergamo, 9 febbraio 2023 - Si sminuisce: "Non sono un eroe, ci tengo a sottolineare che noi infermieri, medici, oss ci siamo sempre". Daniele Trucchi, 35 anni, originario di Piacenza, ha fatto "solo il mio mestiere", quello di infermiere del reparto intensiva cardiochirurgica dell’Humanitas Gavazzeni di Bergamo. Un prezioso lavoro da parte chi ogni giorno cura e salva vite. Un caso che quel giorno, in quel bar, si trovasse proprio lui? La vita è così.

Salvato da un infarto

Un salto indietro. Sabato, ore 15. Un signore di 67 anni di Villa d’Almè, nella Bergamasca, siede al tavolo di un bar di piazza Pontida, in centro a Bergamo. È in compagnia della moglie e della cognata. L’uomo ordina un caffè. All’improvviso si sente male: con ogni probabilità si tratta di infarto. Cade a terra, la gente all’interno del locale è spaventata. A un tavolo poco distante c’è lui, “l’angelo“ che non ti aspetti. È Daniele Trucchi. Una coincidenza che quel giorno fosse lì. Sa come muoversi, mani esperte le sue, non perde tempo. Una routine, quasi, anche se si tratta di questione di vita o di morte per l’uomo a terra privo di sensi. Trucchi si alza e agisce d’istinto e inizia a praticare il massaggio cardiaco.

L'intervento

Oggi ripercorre quei drammatici momenti. "Stavo pagando alla cassa quando mia mamma mi ha avvertito che un signore stava male e aveva bisogno di aiuto. Ho visto che l’uomo era a terra e la situazione era grave poiché non dava segni di coscienza. Un ragazzo ha chiamato il 112, nel frattempo io mi sono qualificato e ho praticato all’uomo il massaggio cardiaco". La Polizia locale – allertata e arrivata velocemente sul posto – gli porta il defibrillatore più vicino, è posizionato sotto i portici, vicino alla chiesa di San Leonardo.

Le scariche col defibrillatore

Questione di pochi istanti e Trucchi lo afferra: "È un apparecchio automatico che fa l’analisi del ritmo cardiaco e ti dice se la scarica è consigliata. Mi ricordo di avergli dato tre scariche, poi è arrivata l’ambulanza che ha trasportato il paziente d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Per la famiglia del 67 enne sono quindici interminabili minuti vissuti in sospensione. Ce la farà a salvarlo? Di sicuro l’infermiere è riuscito a stabilizzarlo. Da sabato pomeriggio Daniele Trucchi non ha più avuto alcuna notizia della persona che ha soccorso, ma è desideroso di sapere qualcosa sulle sue condizioni. Fa qualche telefonata qua e là, ma non riesce ad avere aggiornamenti.

Il post per "l'angelo"

Qualche giorno dopo, però, una donna pubblica un appello sui social network: "Volevo ringraziare, sperando che legga questo messaggio, l’infermiere che sabato pomeriggio in piazza Pontida ha salvato la vita a mio marito colto all’improvviso da arresto cardiaco e infarto. Grazie di cuore, sei stato un angelo". Non ci sono dubbi, parla proprio di Daniele. A suon di condivisioni il messaggio arriva all’attenzione dell’infermiere eroe che contatta subito la donna. "Le ho solo chiesto come stava il marito, forse lo trasferiscono in un reparto meno intensivo". A quanto pare l’uomo si è risvegliato e ricorda tutto. Quel che è certo, è che non dimenticherà il nome del suo salvatore: "Sono davvero sollevato nel sapere che sta meglio – dice Daniele – ma in fin dei conti ho fatto solo il mio dovere".