
Incidente mortale sul lavoro. Operaio ucciso da un macchinario
Si chiamava Giordano Alborghetti, aveva 55 anni, e viveva alla frazione di San Gregorio di Cisano Bergamasco, sposato, padre di un ragazzino di 12 anni. È l’ennesima vittima sul lavoro, una lunga sequenza che non si riesce a interrompere, nonostante i tanti e ripetuti appelli caduti nel vuoto, i convegni sulla sicurezza. La disgrazia ieri mattina alla MF Acciai di Pontida, in via Bergamo, azienda specializzata nella produzione e nel commercio di acciai al carbonio, e si propone l’obiettivo di fornire acciaio di alta qualità alle imprese italiane. L’infortunio intorno a mezzogiorno. Da una prima ricostruzione l’operaio 55enne in quel momento stata operando su un macchinario che serve per la pallettizzazione di nastri di alluminio. All’improvviso l’uomo è stato colpito alla testa dal movimento del braccio dello stesso macchinario. Un colpo violento tant’è che la vittima ha riportato lesioni importanti che ne hanno causato il decesso. È in corso una indagine sulle cause dell’infortunio da parte del personale tecnico della Ats Bergamo, prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro. I tecnici hanno effettuato i rilievi necessari unitamente al personale dell’Ispettorato territoriale del lavoro e dell’Inail. Scattato l’allarme, i primi a correre in aiuto di Alborghetti sono stati colleghi di azienda che si sono subito resi conto della gravità delle ferite riportate dal 55enne. Alla sede della MF Acciai, la centrale operativa del 118 ha inviato un paio di ambulanze e due automediche insieme ai i mezzi dei vigili del fuoco. Ma quando il personale sanitario ha raggiunto la ditta, per l’operaio non c’è stato nulla da fare. Per i rilievi di legge erano presenti i carabinieri della Compagnia di Zogno.
Allo stabilimento, nel pomeriggio, sono arrivati anche alcuni familiari di Alborghetti. Immediata la risposta dei sindacati alla notizia dell’infortunio mortale a Pontida. "Dall’inizio dell’anno, aggiornando i dati pubblicati dall’Inail, a Bergamo contiamo almeno 21 decessi avvenuti sul lavoro" hanno dichiarato Luca Nieri di Fim-Cisl, Andrea Agazzi di Fiom-Cgil de Emilio Lollio di Uilm-Uil di Bergamo.
I sindacati hanno deciso di proclamare per giovedì 26 ottobre uno sciopero di due ore (alla fine di ogni turno) in tutte le aziende metalmeccaniche della provincia di Bergamo. Le tre sigle si impegnano anche a organizzare, nelle prossime settimane, un’iniziativa unitaria di approfondimento e sensibilizzazione sul tema della sicurezza.
Francesco Donadoni