Secondo gli esperti del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare il ciclone che ha devastato la Lombardia nel corso del week-end e nella giornata di ieri, insieme a buona parte del Nord Italia, dovrebbe esaurire la sua spinta in mattinata. Piogge residue sono previste sulla bassa pianura, l’Appennino e sui settori alpini orientali, prima di un graduale miglioramento che porterà alla definitiva cessazione delle piogge in serata. Le temperature saranno stazionarie su valori leggermente al di sotto della media: in pianura, come ad esempio a Milano, sono previste minime intorno a 16°C e massime sui 26°C. I valori di pioggia registrati negli ultimi tre giorni dai pluviometri della rete idro-meteo di Arpa Lombardia sono: 290 millimetri a Campodolcino - Alpe Motta (1880 metri in Valchiavenna), 264 millimetri a Porto Vatravaglia nel Varesotto, 223 millimetri a Cuveglio sempre in provincia di Varese. Valori anche superiori ai 100 millimetri da inizio sono stati rilevati tra Lario, Orobie e Valtellina. Sulla pianura si sono registrate precipitazioni inferiori, ma comunque prossime o localmente superiori ai 100 millimetri tra Varesotto, Brianza e Milanese (137 mm a Saronno, 169 mm ad Ispra, 100 mm a Rho). La zona più asciutta al momento resta quella della pianura mantovana.
La fase temporalesca più attiva si è verificata nei primi due giorni dell’evento e sinora, nell’intero periodo, sulla Lombardia si è registrato un numero totale di oltre 164.000 fulmini. Nelle ultime ore i venti hanno subito un generale ed esteso rinforzo e le raffiche massime da est hanno toccato i 97,2 kmh a Canzo, nel Comasco, e 72 kmh a Manerba del Garda (BS), mentre gli 80 kmh da Sud sono stati più volte sfiorati dalla stazione di Santa Margherita di Staffora, sull’Appennino pavese a 1363 sul livello del mare.