In piazza per difendere l’Ucraina In centinaia dicono "fermatevi"

Affollata manifestazione a Brescia organizzata dall’associazione Nadiya con italiani e ucraini

La pioggia non ha fermato la manifestazione per l’Ucraina nel giorno del triste anniversario dell’invasione da parte della Russia. Almeno 300 le persone che hanno partecipato al corteo organizzato dall’associazione Nadiya, partito da piazza Garibaldi, costellato di bandiere giallo-blu, portate da ucraini e italiani (per il Comune, presente l’assessora Roberta Morelli).

In mano una candela, come quelle che rischiarano le case rimaste senza corrente di chi è sotto i bombardamenti. "Putin basta terrorizzare il mondo", l’appello affidato allo striscione. "Ci eravamo alzati per andare a lavorare – racconta Oksana, 36 anni, arrivata a Brescia a marzo dello scorso anno insieme ai suoi tre figli e al marito – quando siamo arrivati non c’era niente. Abbiamo trascorso i primi giorni in tunnel, scavati sotto terra, perché noi veniamo da una città piccola, dove non c’era la metro dove potersi rifugiare come a Kiev. Ma non potevamo andare avanti così, per cui siamo partiti e siamo arrivati qui. Non conoscevamo nessuno, ma abbiamo trovato accoglienza". Nadia, Ludmilla e Olga vivono a Brescia da anni, ma il cuore è in Ucraina. "Mia mamma ha 85 anni, vive in uno scantinato", racconta Olga. "Il 24 febbraio dello scorso anno la prima telefonata è stata quella di un’amica – ricorda Nadia – che mi ha detto che era scoppiata la guerra, che li stavano bombardando. Non sembra possibile, non capiamo perché tanto odio verso di noi. Vogliono cancellarci". Anche a Bergamo, proseguono le operazioni di solidarietà nei confronti del popolo ucraino. Tutti i giorni dal capannone dell’ex dogana partono tir carichi di bancali pieni di viveri, prodotti sanitari e per bambini. Numerose anche le manifestazioni. Domenica, alle 15, è in programma una commemorazione in piazzale Marconi. Sono 200 i profughi ucraini ospitati dalla Caritas, distribuiti in 70 parrocchie. Federica Pacella