
di Francesco Donadoni
Usavano anche le maniere forti - riprese da video inequivocabili - pur di riscuotere gli interessi usurai, rate mensili con tasso del 12 fino al 100% per cento. E’ indagando su un traffico di auto rubate che i carabinieri del Nucleo investigativo, coordinati dal pm Emanuele Marchisio, si sono imbattuti in un giro di strozzini. Individui nullatenenti, alcuni con reddito di cittadinanza. L’operazione, denominata “Handbrake“ ha mosso i passi a marzo 2020 attorno alla figura di un piccolo imprenditore bergamasco, proprietario di un bar, consigliere dell’Ascom che, non potendo ricorrere al credito tradizionale aveva deciso di rivolgersi a diversi usurai e conoscenti. Ad accelerare questa mossa avventata anche la chiusura del locale per via della pandemia. L’uomo con il tempo aveva accumulato debiti per un milione di euro e non sapeva come rientrare. Oltre a lui, da quanto è emerso, ci sarebbero altre vittime degli strozzini.
Una di loro era stata costretta a salire in auto con forza. E durante il tragitto in autostrada era sceso dopo un pestaggio. Due usurai sono stati arrestati, e si trovano in carcere, un terzo per ora ha fatto perdere le tracce. I fermati sono Luciano Di Marco Pernice, 70 anni, una vecchia conoscenza, un passato di dj Miky, quando tra gli anni ‘90 il suo vocione tuonava dai microfoni di Radio Studio 54. Prestava denaro e risulta titolare di reddito di cittadinanza. Gli sono stati sequestrati 194mila euro. Arrestato anche un’altra vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, Roberto Taiocchi, 53 anni, con precedenti. Al momento risulta ricercato anche Giuseppe Pasinetti, 60 anni. Altre quattro persone sono state denunciate.
La vittima in un primo momento, si era rivolto a Di Marco: i contatti tra i due risalgono a quattro anni fa, con un primo prestito da 20mila euro, poi lievitato a 100mila, che l’imprenditore avrebbe dovuto restituire in rate con un tasso mensile del 12% circa. Poi i contatti si sono allargati e anche i tassi lievitati al 100%. E dei rischi dell’usura ai tempi del Covid e gli effetti delle imprese si parlerà oggi per la giornata della legalità a cui hanno aderito anche Ascom e Confcommercio Bergamo. "I fatti accaduti rendono ancor più attuale la manifestazione" ha ribadito Oscar Fusini, di Ascom Bergamo.