Il passaggio a livello spacca in due il paese, cresce la protesta

ALBANO (Bergamo)

Un passaggio a livello che spacca in due il paese, code interminabili di auto che davanti alle sbarre si protraggono fino a mezz’ora con gravi problemi per i residenti provocati dai gas di scarico. Non c’è pace per i cittadini di via Santuario ad Albano Sant’Alessandro, da anni alle prese con questo problema che s’aggrava. L’amministrazione comunale ha lanciato più appelli a Rete ferrovie italiane (Rfi), chiedendo una soluzione urgente. Il Comune ha proposto ad Rfi un sovrappasso pedonale sopra il raccordo ferroviario per ottimizzare il collegamento tra la zona del Santuario e il centro del paese. Una proposta che va ad integrare le osservazioni della Giunta sul progetto per il raddoppio della ferrovia Montello-Ponte San Pietro: la proposta di uno scivolo da via Tonale con un sottopasso all’altezza dei binari e una risalita fino a via don Canini. Da qui, sempre secondo il Comune, si potrebbe aprire una bretella che costeggia la superstrada e passa dietro il Santuario fino a via Madonna delle Rose, per una lunghezza di 400-500 metri. Per migliorare la viabilità è prevista anche una rotatoria, sullo sbocco di via XI Febbraio. Una soluzione globale che andrebbe ad intervenire in un’area spesso congestionata poichè utilizzata come scorciatoia da molti, soprattutto nelle ore di punta. Il Comune è in attesa di una risposta da Rfi. Intanto cresce il malcontento per il passaggio a livello. "Abitiamo vicino al semaforo - denuncia un gruppo di cittadini -, i treni passano di frequente e per noi i disagi sono notevoli. Dovrebbero spostare il passaggio a livello o realizzare un sottopassaggio perchè è impossibile vivere così". "Il problema è diventato sempre più grande - afferma un altro residente -. La strada è molto trafficata e le criticità sono numerose, soprattutto nelle ore di punta". Anche per i lavoratori il passaggio a livello rappresenta un grosso disagio: "La mattina siamo costretti a rimanere in coda anche mezz’ora". M.A.