
Il bresciano Davide Donati è un talento emergente: "Ho iniziato quasi per caso"
Ha iniziato con la mountain bike, poi si è dedicato con successo alle corse su strada. Davide Donati fa parte di quella ristretta cerchia di giovani promesse del nostro ciclismo. Che di questi tempi è merce purtroppo assai rara.
Bresciano di Monticelli Brusati, 19 anni da festeggiare in aprile, Donati ha giocato a calcio nella società La Sportiva di Monticelli Brusati ma la passione si è rivelata un’altra: la bicicletta.
"Frequentavo le scuole elementari quando, un giorno, mi è capitato di leggere un volantino che invitava noi ragazzini a provare per gioco una mountain bike - rammenta Donati -. Ci sono andato, mi è piaciuto fin da subito, ho lasciato il calcio per dedicarmi al ciclismo".
Oggi Donati è un corridore che predilige le cronometro. E si è accorto di essere fortissimo nelle prove contro il tempo, vincendo lo scorso anno la Coppa delle Nazioni in Francia per la categoria degli juniores una sorta di rivincita del campionato del mondo che, il bresciano ha disputato senza troppa fortuna nel meeting iridato di Glasgow, in Scozia, classificandosi al 23simo posto.
Il successo in Francia è stato senza ombra di dubbio il fiore all’’occhiello della stagione 2023 di Donati con la Ciclistica Trevigliese con la quale ha vinto inoltre il titolo lombardo, l’internazionale su strada di Vertova, una tappa dell’Ain Bugey Valromey (Francia) e la medaglia d’argento al campionato italiano a cronometro di Pieve del Grappa.
Risultati importanti che non sono passati inosservati ai tanti club che lo hanno contattato offrendogli un contratto da Under 23. Alla fine hai optato per la Biesse Carrera una squadra Continental fra le più in vista del panorama nazionale. "Cercherò di andare bene per meritarmi la fiducia. Fare esperienza sarà comunque uno dei miei obiettivi, e in questo team dovrò cercare di mantenere la tranquillità migliore possibile per non avere momenti di crisi qualora non arrivassero dei risultati. In questo nuovo team sto lavorando bene e anche i direttori sportivi Marco Milesi e Dario Nicoletti mi hanno detto di non avere fretta di risolvere il mio futuro con la scuola e di prendere il diploma. Il ciclismo è la mia grande passione, farà di tutti per emergere".
Il sogno? "Indossare la maglia tricolore. Ci penso sempre, la inseguo da molti anni, ci sono andato vicino parecchie volte ma ho trovato sempre qualcuno davanti a me. Un titolo italiano credo sia qualcosa di speciale, e per me sarebbe come realizzare un sogno".
Donati è dunque pronto per un livello più alto. Il debutto con gli under 23 signifca più difficoltà, più chilometri, più concorrenza, più sacrifici.
Intanto deve prendersi il diploma al Liceo Scientifico Istituto Istruzione Superiore Antonietti di Iseo. Anche perchè a fianco dell’attività sportiva deve andare avanti anche il percorso scolastico.
E se dovesse andar male con la bici, c’è sempre l’azienda di famiglia dove lavorano i fratelli con i genitori Aldo e Patrizia, mentre Andrea, il minore dei fratelli, è pure lui un corridoreche milita nella categoria juniores della Ciclistica Trevigliese.