Ha dato fuoco al compagno. Dal carcere chiede come sta

Nembro, perizia psichiatrica per la donna arrestata

Dal carcere chiede del compagno, le sue condizioni di salute, come sta. Ma è ancora frastornata, non ha realizzato appieno quello che è successo quel venerdì sera, 2 febbraio, quando, ad un certo punto lei ha preso un boccetta di alcol, un accendino e gli ha dato fuoco. Clarissa Da Costa, la trentanovenne di origine brasiliana, è accusata di tentato omicidio del compagno Alessandro Ruggeri, episodio avvenuto nel loro appartamento in via Garibaldi, a Nembro, dopo una discussione. Ieri in udienza preliminare, davanti al gup Federica Gaudino, i difensori di fiducia della donna, avvocati Marco Braga e la collega Gaia Perego, hanno chiesto e ottenuto la perizia psichiatrica in incidente probatorio per la loro assistita. Tempi? Almeno due mesi. Del resto quello della perizia era un passaggio abbastanza prevedibile in questa fase anche per cercare di capire il contesto in cui tutto è avvenuto. La vittima, operaio di Alzano Lombardo, è ancora ricoverato al Papa Giovanni XXIII, dove era stato portato con ustioni di secondo grado sul 30% del corpo. Quella sera, al culmine dell’ennesima lite, degenerata – pare – per un banale ritardo del compagno nel rincasare, la trentanovenne lo avrebbe prima minacciato con un paio di coltelli, forse alterata dai fumi dell’alcol. Lui avrebbe reagito mettendole le mani al collo. Quando sembrava che la situazione fosse rientrata, l’operaio sarebbe andato in camera da letto, ma a quel punto la compagna lo avrebbe raggiunto buttandogli addosso dell’alcol e dandogli fuoco, prima di fuggire in strada a piedi nudi. F.D.