Al momento, di quei 76 milioni euro che deve allo Stato italiano, la Guardia di finanza di Ponte Chiasso, è riuscita a recuperare circa 6000 franchi, sequestrati mentre erano in viaggio verso la Svizzera. Sono stati trovati nella disponibilità di un uomo di 48 anni residente a Gardone Riviera, nel Bresciano, fermato dalla Guardia di finanza di Ponte Chiasso, per un controllo al valico autostradale di Brogeda. Era in auto con un conoscente, a bordo di una Mercedes Glc, ed entrambi avevano in tasca poco più di 6000 franchi: una cifra che non rientra nell’obbligo di dichiarazione, in quanto ben al di sotto della soglia dei 10mila euro imposta dalla legge. Ma comunque una cifra in contanti non usuale, che ha insospettito i militari. È così emerso che sul quarantottenne gravava un debito erariale di 76 milioni e 713mila euro, accumulato negli anni e ben lontano dall’essere saldato.
La stessa condizione in cui si trovava il passeggero, anche se il suo debito risultava circoscritto a un milione di euro. I finanzieri, in accordo con la Procura di Como, hanno dunque ipotizzato a carico di entrambi l’ipotesi di reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, ritenendo che quella cifra, seppure minima rispetto soprattutto al debito astronomico che pende su quarantottenne, concorresse alla sottrazione di quanto dovuto, esportando con piccole cifre denaro contante verso un paese extra Unione Europea. Con l’accortezza di viaggiare in due, in modo da suddividere la cifra complessiva, 12mila franchi, al di sotto del limite che impone la dichiarazione doganale. Denaro che quindi è stato sequestrato. Pa.Pi.