MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Gori e Sala: "Siamo pronti ad ospitare il G20 Salute"

La candidatura di Bergamo e Milano per il summit della sanità in programma nel 2021: appello dei sindaci Gori e Sala al Governo

di Michele Andreucci

La città simbolo della ferocia del Covid-19, quella che le cronache ricordano per gli oltre seimila morti registrati su tutto il territorio, per le bare dei deceduti portate via dai camion dell’esercito e trasportate in altre città italiane per la cremazione e per gli ospedali al collasso, si candida, insieme a Milano, altro capoluogo dove la pandemia ha picchiato duro, ad ospitare il summit globale dedicato alla sanità – il G20 della salute 2021 – in programma il prossimo anno, come annunciato dal presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

Un evento che per la Bergamasca, segnata dalla violenza del coronavirus, ha un profondo significato simbolico. Il gemellaggio tra Bergamo e il capoluogo lombardo e la richiesta di poter ospitare l’importante evento, indirizzata al governo italiano, sono state annunciate dai sindaci delle due città, Giorgio Gori e il collega Giuseppe Sala.

"Competenza, conoscenza, ricerca, sperimentazione, ma anche l’esistenza di proattive reti di volontariato che consentono di essere vicini ai bisogni dei cittadini più fragili. È su queste basi che si fonda la proposta di Bergamo e Milano – spiegano Gori e Sala –, due città internazionali, all’avanguardia in numerosi ambiti, non ultimi quello farmaceutico e delle scienze della vita. L’Europa ha bisogno di un indirizzo unitario, anche sul fronte sanitario. Per questo occorrono esperienza, know how e solidarietà. E soprattutto è necessario dare il via a politiche sulla salute in grado di tutelare tutti i cittadini dell’Unione Europea, sia per affrontare le conseguenze della pandemia Covid-19, sia per definire nuovi protocolli da attivare in ogni paese Ue in caso di emergenze sanitarie e per gestire le criticità e il quotidiano".

Proprio a Bergamo, tra metà marzo e metà aprile, si sono registrati picchi di contagiati anche di svariate centinaia ogni giorno, con decine e decine di vittime: il picco massimo si è registrato il 23 marzo scorso con 715 nuovi casi e 251 vittime.

La drammatica situazione della provincia orobica ha spinto Libération, lo storico quotidiano della gauche francese, ad occuparsi della vicenda: nei mesi scorsi il giornale ha dedicato cinque pagine all’emergenza sanitaria che ha devastato il territorio bergamasco, in particolar modo quello dell’industriosa Valle Seriana, con in testa i comuni di Alzano Lombardo e Nembro che hanno pagato un prezzo altissimo, in termini di morti, al Covid-19.

"La pandemia – ricordano Gori e Sala – ha profondamente messo alla prova il nostro territorio e i nostri cittadini, ma non ha minato i valori su cui le nostre comunità si fondono. Sono quei valori a spingerci oggi a proporre e sostenere con determinazione Bergamo e Milano a ospitare il G20 della Salute. Un summit che per noi ha un profondo significato simbolico e una opportunità che le nostre città sapranno onorare al meglio. Auspichiamo che il governo italiano accolga la nostra proposta".

Il governatore Attilio Fontana ha auspicato il coinvolgimento di Lodi, "città che per prima ha affrontato l’emergenza Covid".