MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Giudice di pace, l’organico è misero: solo 6 su 27 previsti

Situazione molto complicata: a Bergamo ce ne sono 4, a Treviglio 2, zero a Grumello

di Michele Andreucci

E’ sempre più drammatica la situazione dei giudici di pace di Bergamo, da diverso tempo, anche prima dell’arrivo dello tsunami Covid-19, alle prese con una cronica e storica carenza di personale. Dovrebbero essere 27, in realtà sono 6: 4 al tribunale di Bergamo, 2 a Treviglio e zero a Grumello del Monte. Con tutte le difficoltà che ciò comporta per le udienze, sempre affollatissime perchè, occupandosi di casi meno gravi, hanno un’utenza più diffusa tra la popolazione. Insomma, la credibilità della giustizia passa anche attraverso le cause di minore importanza. "Le scoperture sono notevoli – sottolinea Francesca Pierantoni, presidente dell’Ordine degli avvocati orobici – Ed era così anche prima dell’avvento dell’emergenza sanitaria. Teniamo inoltre conto che per il giudice di pace non funziona ancora il processo telematico e che i relativi cancellieri sono pochi. Ora, per fortuna, si stanno aggiungendo tre giudici onorari".

Il pericolo è che i giudici di pace attuali, attratti da concorsi per cancellieri e funzionari, in cui vi è una corsia preferenziale per la magistratura onoraria, decidano di cambiare funzione lasciando scoperto l’ufficio. Dopo decenni di lavoro in cui non hanno neppure ricevuto il pagamento della contribuzione previdenziale, la concreta prospettiva di avere un lavoro stabile e correttamente retribuito, appare loro un approdo vantaggioso. il presidente degli avvocati bergamaschi si dice invece molto soddisfatta per l’implementazione del processo telematico, soprattutto nel settore civile.

"Ma bisogna tornare a fare più processi in aula, perchè i codici sono stati scritti per fare le udienze proprio nelle aule. Le difficoltà che c’erano sussistono. E’ stato l’anno della resilienza: vorremmo però non solo ricordare ciò che è stato, ma guardare avanti sperando che arrivino risorse, non solo per i giudici di pace ma anche per le altre piante organiche, soprattutto quelle del personale amministrativo".

Alcuni legali salutano invece con soddisfazione i provvedimenti introdotti per evitare i contatti con le persone. Che vanno mantenuti e migliorati. “prima le udienze erano fissate tutte alle 9 – spiega un avvocato – e ciò provocava lunghe code fuori dalle aule e dalle cancellerie. Ora, per evitare assembramenti, sono state scaglionate. Ciò scongiura anche estenuanti perdite di tempo ai legali e ai loro assistiti".