FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Morte sul lavoro: giardiniere folgorato dall'alta tensione

Il ragazzo di 28 anni stava rimuovendo alcuni arbusti da un palo dell'illuminazione

Il luogo della tragedia a Bergamo (De Pascale)

Bergamo, 4 luglio 2017 - È morto folgorato da una scarica elettrica dell’alta tensione mentre stava eliminando le erbacce da un palo dell’illuminazione. Una fine terribile. La vittima sul lavoro è un giovane artigiano, Fabio Mussetti, 28 anni, originario di Bruntino di Villa d’Almè, titolare dell’impresa di pulizie Mari, con sede nel suo paese, in via Cà dell’Orto.

L’infortunio è accaduto ieri nel primo pomeriggio in via Colle dei Roccoli, una zona sopra Città Alta. Tutto è successo intorno alle 14. Secondo una prima ricostruzione da parte delle forze dell’ordine, l’artigiano aveva il compito di ripulire un palo dell’illuminazione della pubblica via dalle erbe rampicanti come l’edera. Per farlo è salito su una scala, adeguatamente imbragato, rispettando tutte le regole in fatto di sicurezza. Cosa sia poi accaduto è ancora in fase di accertamento, tant’è che è stata aperta un'indagine (il pm di turno è Davide Palmieri) per cercare di ricostruire l’accaduto. Di certo il giovane era sulla scala intento a ripulire il palo della luce, quando, all’improvviso, è stato raggiunto da una scarica elettrica. Non si può escludere che durante la ripulitura possa aver appoggiato inavvertitamente una mano su un cavo dell’alta tensione. O forse potrebbe aver toccato un filo scoperto: ma sono soltanto delle ipotesi al vaglio degli inquirenti. Sta di fatto che l’artigiano è caduto dalla scala e le sue condizioni sono apparse subito disperate. I primi a correre in suo aiuto sono stati i colleghi che lo stavano aiutando nel lavoro: sono stati proprio loro a lanciare l’allarme. Sul posto la centrale operativa ha inviato immediatamente un’automedica e nel frattempo è stato chiesto anche l’invio di una squadra dei vigili del fuoco dalla centrale di Bergamo.

Quando il personale medico ha raggiunto via Colle dei Roccoli, il quadro clinico del 28enne era peggiorato. I sanitari hanno cercato di rianimarlo sul posto per un’ora e mezzo, poi l’automedica lo ha trasportato al Pronto soccorso del Papa Giovanni XXIII, ma lungo il tragitto la situazione è precipitata. A nulla è valso il disperato tentativo per strapparlo alla morte: poco dopo il suo arrivo, il cuore dell’artigiano ha cessato di battere. Per chiarire le cause, sul posto sono intervenuti i tecnici dell’Ats (Agenzia tutela della salute) di Bergamo e una volante della questura. La salma del giovane è stata composta nella camera mortuaria dell’ospedale cittadino in attesa del nulla osta del magistrato per i funerali.