Quando vedi la meta inizi a credere che il più sia fatto, che il tuo sogno si stia per realizzare. La personale meta di Sveva Gerevini, cremonese, reduce dai mondiali indoor di Atletica a Glasgow, era una medaglia nel pentathlon. Ci è arrivata vicinissimo, quarta ai piedi del podio. Sul momento, forse, come ha ammesso visibilmente commossa ai microfoni di Rai Sport, non ha realmente capito il valore della sua impresa. Prima del suo risultato il miglior piazzamento di una italiana, nelle multiple, era quello di Gertrud Bacher, sesta nell’eptathlon ai Mondiali all’aperto di Parigi nel 2003. A Glasgow ha conseguito un piazzamento storico per i colori azzurri e ha migliorato, ancora una volta, il primato nazionale. Spesso, gli atleti lo dicono frequentemente, le persone non vedono il percorso fatto per arrivare a un determinato traguardo.
La Gerevini, da anni, sta disegnando la sua carriera con una crescita esponenziale. Nel 2022 ha siglato il primo primato azzuzzo che resisteva da 13 anni. Nello stesso anno, ha anche oltrepassato i seimila punti (6011 e poi 6028), nell’eptathlon: cosa che non accadeva per una italiana da 19 anni. Lo scorso anno una brutta battuta d’arresto per la frattuta del metatarso. La lombarda però ha iniziato l’anno con in testa solo Parigi 2024. Prima, a inizio anno il nuovo primato in Francia e poi si è rifatta ai Mondiali di Glasgow con 4.559. "Ho fatto il record italiano di nuovo, cerco di trovare gratificazione in questo. E credo che vedere un’azzurra a un passo dal podio abbia dato una spinta e un valore ancora maggiore alla specialità delle multiple in Italia".
Giuliana Lorenzo