
Tribunale di Bergamo
Carobbio degli Angeli (Bergamo) - È accusato di aver violato la legge sul pubblico impiego. In particolare, in alcune occasioni, è la contestazione, si sarebbe trovato a bere il caffè al bar al fianco del municipio, anzichè al lavoro in ufficio, omettendo di timbrare il cartellino in uscita durante le pause: si tratta di pause minime, sicché non è possibile parlare di assenteismo. Per questo la Procura di Bergamo ha chiesto il rinvio a giudizio per il geometra ex responsabile dell’ufficio tecnico comunale di Carobbio degli Angeli, 58 anni, in pensione dallo scorso aprile. Il gip ha fissato l’udienza preliminare il 13 aprile. Sono cinque gli episodi contestati dalla Procura di Bergamo, nel periodo che va dal 16 al 23 gennaio 2020, tutti nati dalle segnalazioni effettuate alle forze dell’ordine da parte di alcuni cittadini.
I fatti sono emersi dopo che all’ingresso dell’ufficio tecnico, nel gennaio 2020, era stato installato un dispositivo di allarme anti-intrusione. I carabinieri della stazione di Grumello del Monte, chiamati ad indagare sulla vicenda dopo che hanno ricevuto la denuncia, grazie al dispositivo antifurto (per disinnescarlo il dipendente deve inserire un tesserino con dati personali) avrebbero accertato che l’ex responsabile dell’ufficio tecnico timbrava il cartellino d’ingresso al municipio e andava al bar anzichè in ufficio. Questo perchè il tesserino per disinnescare l’allarme, sempre secondo le accuse, risultava inserito quasi sempre mezz’ora più tardi.
Tutte accuse che devono però essere dimostrate in tribunale ed essere vagliate dal gup, il giudice dell’udienza preliminare. Il primo episodio contestato è del 16 gennaio 2020 ed è una pausa di 32 minuti, dalle 8,19 alle 8,51, la più lunga fra quelle finite oggetto d’indagine da parte dei militari dell’Arma e dei carabinieri. Il secondo, invece, risale al 20 gennaio (8,23-8,54), il terzo il 21 gennaio (dalle 8,15 almeno sino alle 8,28), il quarto è del 22 gennaio (8,29-8,589, il quinto al 23 gennaio (8,24-8,54) La notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati del geometra ex responsabile dell’ufficio tecnico comunale era giunta come un fulmine a cielo sereno a Carobbio degli Angeli, dove l’uomo era conosciuto e stimato per il suo lavoro. Nessuno aveva mai dubitato della sua dedizione e della sua onestà.