Gelosia, soldi, convivenze: tre delitti nati in casa

L’auto nel fiume, martellate e colpi d’arma da fuoco. Quando il killer cresce. nell’ambiente familiare

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Quella seguita alla Pasqua è stata una settimana di sangue in provincia di Bergamo dove, nell’arco di pochi giorni, ci sono stati tre omicidi tutti "delitti della porta accanto". A commetterli infatti non sono stati efferati killer ma un marito ossessionato dall’idea di essere lasciato dalla moglie, un giovane operaio per una lite nata attorno al pagamento di un utilitaria e, ieri, una 71enne che ha ucciso il vicino perché il cane abbaiava troppo. Nel primo caso la vittima è stata Romina Vento, 43 anni, annegata martedì 19 aprile nell’Adda a Fara Gera, dopo che il marito Carlo Fumagalli, 49 anni, ha lanciato a tutta velocità l’auto fuori strada, per punirla perché lei lo voleva lasciare. Lo stesso giorno a Grumello del Monte, a pochi chilometri di distanza, Hamedi El Makkaoui, 22 anni, origini marocchine, ha ucciso a martellate Anselmo Campa, 56 anni, nel suo appartamento di via Nembrini. L’imprenditore, il cui corpo è stato scoperto solo alcuni giorni dopo, è stato ucciso perché rivoleva l’utilitaria che aveva acquistato alla figlia un tempo fidanzata del ragazzo. Ieri all’alba l’ultimo caso, a Treviglio. Roberto Canali