Il maltempo ha creato tanti disagi in Valtellina nel weekend di Pasqua. Frane, piccoli smottamenti, neve copiosa sopra i 1600 metri, strade interrotte, piccole slavine. Tutte, per fortuna, con un unico comune denominatore: nessuna persona è stata coinvolta direttamente negli eventi. La situazione più grave è quella che si è registrata a Tartano, Comune nella zona del Morbegnese intorno a 1.200 metri di altezza, dove nella mattinata di ieri, intorno alle 7.30, è scesa una frana di grosse dimensioni che ha invaso la Provinciale numero 11 isolando di fatto il paese, 200 anime, e isolando anche i numerosi turisti presenti nelle strutture ricettive e nelle seconde case, saliti per trascorrere un tranquillo weekend pasquale, fino alle 16.
Nel corso della mattinata e del primo pomeriggio i Vigili del Fuoco di Morbegno, unitamente all’impresa incaricata dalla Provincia, hanno provveduto a liberare la carreggiata dai detriti, dagli alberi e dai sassi che, partendo dalla zona del Dosso di Sopra, sono scivolati a valle invadendo la Provinciale e, dopo averla scavalcata, anche la mulattiera sottostante.
"La frana è stata di grosse dimensioni – dice il sindaco di Tartano Osvaldo Bianchini – e ha invaso la carreggiata dell’unica strada presente isolando di fatto l’abitato di Tartano. Mi hanno avvisato intorno alle 7.30 e la prima preoccupazione è stata quella di accertarci che non fosse stato coinvolta nessuna persona. Questa è la cosa più importante. Successivamente si è lavorato, il più velocemente possibile, per sgombrare la strada dai detriti e consentire di ripristinare la viabilità e consentire ai tanti turisti presenti in questi giorni di poter ritornare a casa. Grazie ad un grande lavoro, la strada è ritornata ad essere transitabile dalle 16 e quindi i turisti sono potuti rientrare. Nei prossimi giorni incomincerà l’opera per mettere in sicurezza il versante". Anche nel Comune di Berbenno, ci sono stati vari piccoli smottamenti che hanno costretto le autorità competenti a chiudere la strada tra Regoledo e Monastero. Fango, sassi e detriti hanno invaso la carreggiata e quindi è stato inevitabile chiudere la strada fino al tardo pomeriggio. Poi è uscito un timido sole, la situazione si è normalizzata.Fulvio D’Eri