Foppolo: processo all'ex senatore Piccinelli. Teste diserta, il tribunale: "Portatelo qui"

Al centro del dibattimento una presunta tangente da 250mila euro

L'ex senatore azzurro Enrico Piccinelli

L'ex senatore azzurro Enrico Piccinelli

Bergamo -  Era atteso in aula alle 9, davanti al Tribunale collegiale (presidente Bianca Maria Bianchi) dove è in corso il processo a carico dell’ex senatore di Forza Italia, Enrico Piccinelli (foto), imputato di corruzione. Ma ancora una volta l’imprenditore Giacomo Martignon, 48 anni, qui in veste di teste della difesa, non si è presentato. Da Londra, dove risiede e dove gestisce i suoi affari, ha fatto pervenire una memoria scritta in cui ribadisce la volontà di "non volersi presentare in tribunale, e di avvalersi della facoltà di non rispondere. E di aver saputo della vicenda che lo coinvolge solo dalle cronache giudiziarie".

Un comportamento che il tribunale ha valutato con la decisione dell’accompagnamento coattivo di Martignon per l’udienza fissata per il 9 giugno alle 15. In buona sostanza, l’imprenditore, assieme al suo avvocato, Zambelli, si dovrà presentare e confermare la volontà di avvalersi della facoltà di non rispondere. All’udienza di ieri è stato sentito come teste dell’accusa l’ex sindaco di Valleve, Santo Cattaneo (la sua posizione in questo procedimento è stata archiviata).

La vicenda è quella legata alla raccolta di denaro di cui si era interessato l’ex sindaco di Foppolo, Giuseppe Berera, per fare passare in Provincia il Pgt del Comune di Foppolo e quello di Valleve. Per l’accusa, Piccinelli, assistito dagli avvocati Angarano e Quadri, quando era assessore provinciale all’Urbanistica, avrebbe intascato 275 mila euro: 25 mila "solo per vedere le carte", 150 mila nella primavera 2014, altri 100 mila l’autunno dopo. Soldi arrivati (Piccinelli durante il suo esame ha negato con forza di aver preso) anche se poi, quel piano, non è mai stato approvato nelle sue mastodontiche previsioni. Così come concepito non poteva avere nessuna autorizzazione dalla Provincia. Sollecitato dai pm Carmen Santoro e Silvia Marchina, l’ex sindaco di Valleve ha raccontato di quel piano per rilanciare la valle e gli impianti sciistici.