FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Inchiesta Foppolo: "Associazione a delinquere? No, Pinocchio e Lucignolo"

Il legale chiede assoluzioni e attenuanti generiche. E per difendere Berera e Cattaneo tira in ballo i personaggi di Collodi

Al processo in corso gli imputati devono rispondere di 45 capi d’accusa

Foppolo (Bergamo), 13 novembre 2019 - Per spiegare il loro comportamento, il difensore Enrico Pelillo si è rifatto nientemeno che a Collodi. E, ovviamente, alla favola di Pinocchio. Berera, ex sindaco di Foppolo, per il quale il pm Gianluigi Dettori ha chiesto 10 anni di carcere, è Pinocchio; mentre il suo braccio destro, l’ex sindaco di Valleve Santo Cattaneo (richiesti 8 anni) è Lucignolo. Gli imputati devono rispondere di 45 capi di accusa.

Per la Procura Berera è la figura centrale di tutta l’inchiesta su Foppolo, visto che deve rispondere dalla bancarotta fraudolenta (per il fallimento della Brembo Super Ski) alla truffa, dalla turbativa d’asta alla concussione, all’abuso di ufficio, il tutto nella cornice dell’associazione per delinquere. Cattaneo sarebbe stato il suo braccio destro. Ieri in udienza preliminare, dove era in calendario la replica delle difese, l’avvocato Pelillo che assiste Berera e Cattaneo (entrambi con rito abbreviato) ha tirato in ballo la favola del burattino di legno. 

«I fatti in questione sono pacifici, non c’è la materialità della bancarotta. Non ravvedo la concussione e tanto meno il reato di associazione. Si sono comportati come Pinocchio e Lucignolo, hanno cercato di metterci una pezza ma andando in giro (si legga viaggi all’estero) si sono fidati di persone sbagliate, hanno incontrato persone sbagliate». E per questo motivo ne ha chiesto l’assoluzione per il reato di associazione, concussione all’imprenditore Quarti (titolare degli impianti di risalita di San Simone), falso e ed estorsione a Midali, e che siano riconosciute le attenuanti generiche. Per il resto, il minimo della pena. Inoltre il difensore ha voluto sottolineare, nel caso di Berera, come durante il suo interrogatorio, dopo l’arresto, abbia contribuito a far venire alla luce altri filoni importanti di questa inchiesta, partita con un incendio doloso alle seggiovie

Nella sua replica il pm, restando alla favola di Collodi, ha ricordato come Pinocchio e Lucignolo ad un certo punto si sono ritrovati con le orecchie d’asino. Per quanto riguarda l’episodio che chiama in causa Davide Midali (assistito dall’avvocato Corrado Limentani del Foro di Milano) ex gestore del rifugio Scoiattolo di Foppolo, per l’avvocato Pelillo si è trattato soltanto di una scazzottata e al massimo ravvede le lesioni. Midali ha chiesto 50mila euro di risarcimento e una provvisionale di 10mila euro per la tentata estorsione e le lesioni subite da lui e dal figlioletto durante una lite con Berera. Occorre ricordare che nella precedente udienza avevano parlato i difensori dell’ex segretario comunale Saverio De Vuono (chiesti 4 anni), l’impiegata comunale Luisa Piredda (un anno con pena sospesa) e del consulente bresciano Mauro Bertelli. Per tutti è stata chiesta l’assoluzione.