Foppolo: l’ex regina delle nevi vende tutti i suoi gioielli

All’asta nei prossimi mesi aree sciabili, impianti, telecabina e hotel

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di Michele Andreucci

I fasti del periodo in cui era considerata la “regina” dell’Alta Valle Brembana – quando i suoi alberghi e le sue piste da sci erano invasi, durante la stagione invernale, da migliaia di turisti italiani e stranieri (soprattutto inglesi) – sono un lontano ricordo. Ora Foppolo è invece costretta a convivere con una profonda crisi economica, provocata, oltre che dall’avvento della pandemia e dalle restrizioni anti-Covid, anche dal fallimento di Brembo Super Ski, la società sciistica che ha gestito il comprensorio di Foppolo e Carona, e dai guai giudiziari in cui è occorso l’ex sindaco Giuseppe Berera, condannato due volte in primo grado a 4 anni e 10 mesi per peculato e a 10 anni per bancarotta, truffa, corruzione, falso, abuso d’ufficio e turbativa d’asta. Per far fronte a queste difficoltà, tra la fine di gennaio e la primavera andranno all’asta terreni agricoli, aree sciabili, il centro di primo soccorso, parte dell’impianto per l’innevamento programmato, la telecabina, ma anche due alberghi e l’edificio che ospita l’ufficio turistico. E infine l’asta, quella che dovrebbe essere conclusiva, delle seggiovie della Val Carisole. Beni però che rischiano di restare invenduti ancora una volta, in particolare le 60 cabine arrivate da Corvara, depositate dopo il fallimento di Brembo Super Ski al campo sportivo di Foppolo da due anni, in attesa di acquirenti.

La cosiddetta parte edile – ovvero stazione di partenza al piazzale Alberghi e arrivo al Montebello, e le basi dei 18 plinti della telecabina – era già stata in parte realizzata dal Comune di Foppolo nel 2016, per circa 2 milioni di euro. Per mettere in piedi la cabinovia la spesa prevista a suo tempo dall’amministrazione comunale era di circa 3,5 milioni di euro. Il Comune di Foppolo, pertanto, sarebbe il primo interessato all’acquisto delle cabine, oggi di proprietà del Fallimento di Brembo Super Ski. Ma le casse comunali non versano in una situazione florida e a oggi ogni spesa è bloccata. Spiega il sindaco Gloria Carletti (nella foto): "Gli impianti di risalita in questi giorni sono aperti per gli sci club, ma senza passaggio e stranieri perdiamo almeno il 50% della stagione". Le immagini sono desolanti: neve a profusione, ma piste vuote. Una beffa di fronte a tante stagioni in cui, per riuscire a partire, si era dovuto sparare enormi quantità di neve programmata con i cannoni. "Ma la gente di montagna ha la scorza dura – conclude il primo cittadino –: dopo le cadute, ci si rialza e sapremo rialzarci anche questa volta".