REDAZIONE BERGAMO

Treviglio, dov'è finito l’attivista ferito in Iraq Alessandro De Ponti?

Il 23enne è arrivato in Italia, ma non è ancora visto nella sua città bergamasca. L'ipotesi più probabile è che il giovane, assieme alla mamma e alla sorella, abbiano raggiunto un località sicura e protetta per motivi di sicurezza e per evitare l’assalto mediatico di R.S.

Alessandro De Ponti

Treviglio, 13 luglio 2015 - Per ora la sola certezza è che Alessandro De Ponti, il giovane trevigliese di 23 anni fermato e ferito mentre cercava di passare il confine fra la Siria e l’Iraq (dove si era recato per combattere a fianco dei curdi lo stato islamico dell’Isis) è arrivato in Italia dalla Turchia. Sabato mattina, alle 10 è sbarcato a Roma per essere interrogato dalla Procura capitolina che ha aperto un fascicolo sulla vicenda. Ma da quel momento di lui si sono perse le tracce. È altrettanto sicuro che a Treviglio, il giovane, per il momento, non si è visto. Anche ieri l’abitazione di via Bramante, al civico 1, era tutto chiuso. Al campanello non rispondeva nessuno. Nè la mamma dell’attivista 23enne, Cristiana Rivoltella, e tanto meno la sorella minore che vivono con lui.

L’ipotesi più probabile che entrambe si siano recate a Roma a prendere «Depo», come viene soprannominato De Ponti dagli amici del collettivo trevigliese Tana libera tutti di cui fa parte. Altra ipotesi è che dopo l’interrogatorio il giovane, assieme alla mamma e alla sorella, abbiano raggiunto un località sicura e protetta per motivi di sicurezza e per evitare l’assalto mediatico. Non è da escludere che questo rifugio sicuro possa trovarsi a poca distanza da Treviglio. Ma nessuno nella città della Bassa vuole sbilanciarsi. Nemmeno il sindaco, Giuseppe Pezzoni, una delle poche persone informate degli spostamenti del 23enne. Raggiunto al telefono, il solo commento che ha voluto rilasciare è stato: «Ho promesso alla mamma di Alessandro che non avrei detto nulla. Una promessa si deve mantenere. Arrivederci». Lapidario. Ma in privato il primo cittadino di Treviglio ha intenzione di fare due chiacchiere con l’attivista De Ponti, anche per ricordare quello spiacevole episodio accaduto durante la commemorazione del 25 aprile. Il sindaco Pezzoni venne duramente contestato dagli esponenti del collettivo Tana libera tutti, tra cui Alessandro, contestazione che sfociò con l’aggressione a un giornalista di Treviglio tv e il 23enne venne denunciato.

di R.S