AROSIO (Como)
Chiederà di essere processato con rito abbreviato Domenicantonio Budà, l’uomo di 62 anni di Arosio, che il 22 febbraio scorso aveva accoltellato al collo Salvatore De Rinaldis, 69 anni, con cui da mesi aveva screzi e battibecchi, per motivi che non sono mai stati chiariti fino in fondo, se non una radicata e storica antipatia. Lo aveva ridotto in fin di vita, costringendolo a un lunghissimo ricovero ospedaliero dopo un delicato intervento per suturare la ferita alla trachea, che aveva rischiato di essere fatale. Dopo la richiesta di giudizio immediato che gli è stata notificata ad agosto dal sostituto procuratore Michele Pecoraro, Budà ha deciso, attraverso il suo avvocato Massimo Guarisco, di procedere con il processo allo stato degli atti, che gli garantirà uno sconto di pena. Fin da subito aveva ammesso la responsabilità di quell’aggressione: era rimasto in piazza Montello, nel luogo in cui era avvenuto l’accoltellamento, aspettando di essere arrestato dai carabinieri di Mariano Comense.
Da quel giorno Budà è in carcere al Bassone, nonostante l’assenza di precedenti e l’immediata confessione: dopo una richiesta di arresti domiciliari che gli era stata negata a marzo, ha deciso di non chiedere più attenuazioni della misura cautelare. Quel giorno, il fendente sferrato con un coltello da cucina che si era procurato poco prima, aveva colpito la vittima alla base del collo, raggiungendo la trachea. A salvare De Rinaldis, in attesa dell’arrivo dei soccorsi, erano stati i clienti del bar di piazza Montello, davanti al quale era avvenuta l’aggressione, che erano intervenuti subito in suo aiuto. Paola Pioppi