Alzano Lombardo, farmaci non somministrati nella Rsa: infermiera finisce a processo

La donna, 47 anni, di Trescore Balneario nei guai per i fatti del 2016 avvenuti nella casa di riposo di Alzano Lombardo

La rsa Martino Zanchi di Alzano Lombardo

La rsa Martino Zanchi di Alzano Lombardo

È finita a processo per falsità ideologica. Faceva figurare di aver somministrato farmaci ad alcuni ospiti di una casa di riposo, ma non era vero. I fatti risalgono al 2016, quando lei, L.C. di 47 anni, originaria di Trescore Balneario, lavorava (ora non più) come infermiera nella Rsa di Alzano Lombardo, "Fondazione Martino Zanchi" onlus, di via Paglia. Un lavoro part-time, con turni solo nella fascia del mattino -primo pomeriggio. Assistita dagli avvocati Guido Colombo e dal collega Giuseppe Sala, l’imputata verrà sentita il 27 gennaio del 2023. Oltre a lei altri tre testi della difesa. Il primo episodio contestato dall’accusa, pm Emma Vittorio (giudice Roberto Palermo) è del maggio 2016. A spiegare cosa fosse successo è stata ieri in aula Giulia Madaschi, responsabile generale della struttura "Fondazione Martino Zanchi". "Un nostro ospite mi dice che quella mattina non le era stato somministrato il solito farmaco. Un medicinale importante, mediante cui si riesce a controllare l’aggressività. Parliamo, per citare casi, di ospiti con problemi anche a livello psichiatrico o di demenza senile".

Il giorno in cui venne fatta la segnalazione, era di turno proprio l’imputata. A quel punto bisognava verificare se quella segnalazione avesse un fondamento. E siamo a novembre, nello specifico negli ultimi giorni del mese. 28, 29 e 30. La direttrice generale, chiede a una infermiera di provata esperienza di "controllare" la collega. Come? "Anzitutto contando le pastiglie nei blister. E per chi doveva prendere delle gocce, avevano fatto una linea sulla boccetta". Da qui la conclusione: nei turni dell’imputata c’era qualcosa di strano. Sono state trovate delle pastiglie anche nei cestini dei rifiuti nell’infermeria. Messa alle strette, l’ex infermiera fa mezze ammissioni, aveva fretta di finire. Scatta la sospensione, che nel 2016, anche dopo i controlli della Finanza si trasforma in un esposto in procura.