Famiglie a spasso sulla strada che frana

È ancora chiusa la strada che da Gandino sale in Val Piana ma tanti pedoni e motociclisti ignorano i divieti

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di Michele Andreucci

Qualcuno, oltre a pedoni e motociclisti, ha avvistato famiglie che passeggiavano addirittura con i bambini, incuranti del pericolo e violando l’ordinanza. È ancora chiusa la strada che da Gandino sale in Val Piana, nel tratto tra la chiesetta di Santa Maria degli Angeli e la località Boda Bassa, il percorso che alla fine di aprile era stato interessato da alcuni smottamenti che avevano costretto l’amministrazione comunale di proibire attraverso un’ordinanza il transito veicolare e pedonale. Ma qualcuno, stando alle notizie giunte in Comune in questi giorni, finge di non saperlo e ignora il divieto. Con tutti i pericoli che ciò comporta. I lavori per la messa in sicurezza della strada erano iniziati poche settimane dopo la caduta delle frane, grazie ad un finanziamento regionale, ma il tracciato è ancora off limits alle auto e alle persone. Tra una quindici di giorni si valuterà se e come riaprire al traffico. Il grosso del materiale roccioso è stato rimosso dalla carreggiata e da qualche giorno è in corso il lavoro di fissaggio delle reti lungo la parete di roccia. I pedoni possono comunque raggiungere la chiesetta, attraverso il sentiero che passa nel prato poco sopra la strada interessata dagli smottamenti. Le auto, invece, possono salire da Peia. Qualche giorno fa ad un contadino della zona è stata data la possibilità di transitare nel tratto chiuso con un furgoncino per trasportare del materiale. "Non si trattava di un permesso libero ed incondizionato - si affretta a spiegare il sindaco di Gandino Elio Castelli -, ma di una concessione temporanea, valida per quel giorno e solo in presenza di volontari e operai a controllare. Probabilmente altri hanno interpretato male e, vedendo il veicolo transitare, hanno pensato che la strada fosse stata riaperta. Il responsabile della sicurezza del cantiere è stato perciò costretto a transennare di nuovo. Lo ribadisco: il tratto interessato dalle frane è ancora chiuso. Se tra un paio di settimane ci saranno sviluppi positivi, valuteremo un’apertura temporanea, magari per mezz’ora o un’ora al giorno".