REDAZIONE BERGAMO

Incendiò la direttrice di banca, chiesti 8 anni per Fabio Pelis

Nell'udienza di ieri Fabio Pelis ha rilasciato una dichiarazione spontanea, ammettendo di avere avuto l’intenzione di rapinare la banca, ma di non avere mai voluto fare del male o uccidere la direttrice

Aggressione alla direttrice di banca

Ciserano, 23 febbraio 2016 - Otto anni di reclusione. È la richiesta di condanna avanzata ieri dal pm Gianluigi Dettori nei confronti di Fabio Pelis, 32 anni, incensurato, che l’8 maggio scorso, durante un tentativo di rapina, aveva dato fuoco alla direttrice della filiale di Ciserano della Cassa Rurale, Cinzia Premoli, 55 anni, tornata al lavoro circa due mesi fa, dopo essere stata ricoverata a lungo in gravi condizioni all’ospedale di Genova, dove è stata sottoposta a ben 15 operazioni. La settimana scorsa la donna aveva testimoniato davanti al gup Bianca Maria Bianchi, ripercorrendo per la prima volta la vicenda. Lo aveva fatto dietro un paravento, non volendo incrociare lo sguardo dell’imputato, che è accusato di tentato omicidio e tentata rapina aggravata. Il legale di Cinzia Premoli, l’avvocato Emilio Gueli, ha chiesto un maxi risarcimento di 650mila euro, mentre l’Inail ha già provveduto a versarle 160mila euro, ritenendo l’accaduto un infortunio sul lavoro. Nell'udienza di ieri Fabio Pelis, difeso dagli avvocati Daniela Serughetti e Matteo Bianchetti, ha rilasciato una dichiarazione spontanea, ammettendo di avere avuto l’intenzione di rapinare la banca, ma di non avere mai voluto fare del male o uccidere la direttrice, addosso alla quale aveva versato della benzina. Secondo la sua versione, l’accendino che teneva in mano si sarebbe attivato in modo accidentale, durante la colluttazione con la vittima che, sempre secondo la sua versione, sarebbe avvenuta fuori dall’auto. La sentenza del processo, che si celebra con il rito abbreviato (sconto di un terzo sulla pena finale), è prevista per l’1 marzo.