
Mercoledì, come tanti genitori, anche V.L. si era recato alla fermata del pulmino per aspettare a il figlioletto che tornava a casa dall’asilo. Ma il fatto è che questo papà di 56 anni quel giorno non poteva essere li. Un’uscita da casa non prevista che gli è anche costata cara. L’uomo, infatti, dal 18 agosto, è ai domiciliari a Foresto Sparso per violazione di domicilio e resistenza. I carabinieri della stazione di Sarnico, arrivati in paese per controllare il rispetto della misura, lo hanno notato in auto a circa 300 metri da casa, e per questo l’ hanno arrestato con l’accusa di evasione dai domiciliari. Ieri mattina, il 56enne è stato processato con rito direttissimo. Il papà, giudicato con rito abbreviato, è stato assolto dal tribunale. L’episodio è avvenuto mercoledì pomeriggio a Foresto Sparso. Intorno alle 15.15 i carabinieri di Sarnico erano diretti proprio a casa dell’uomo. Ma il 56enne aveva avuto un contrattempo. La compagna che solitamente si occupa di riprendere il piccolo che rientra dall’asilo con il pulmino, quel giorno era stata trattenuta a lavoro. In questi casi era la nonna che andava ad aspettare il bambino per riportarlo a casa. La signora, però stava poco bene. A quel punto il 56enne è dovuto uscire ed è stato visto dai militari. Si trovava a una distanza di circa 300 metri dalla sua abitazione. Ha però deciso di andare in macchina in quanto, per rientrare in casa, avrebbe dovuto affrontare una salita insieme al figlio. I militari hanno quindi proceduto all’arresto, con l’accusa di evasione dai domiciliari. Un arresto che è stato convalidato, in quanto legittimamente eseguito. In aula, l’uomo ha spiegato il perché sia dovuto uscire da casa, violando la misura. Ed è stato assolto. F.D.