Tragedia sul Pizzo Badile: trovati morti due escursionisti bergamaschi dispersi

Le vittime dell'incidente in montagna al confine tra l'Italia e la Svizzera: le vittime sono un 25enne di Sorisole e un 48enne di Villa al Serio

Soccorso alpino sul Pizzo Badile

Soccorso alpino sul Pizzo Badile

Tragedia in montagna, sul Pizzo Badile, la cima più conosciuta dei monti della val Bregaglia, al confine tra l’Italia e la Svizzera. Due escursionisti originari della provincia di Bergamo, dispersi da domenica sera, 12 settembre, sono stati ritrovati privi di vita questa mattina dalla polizia svizzera. Le due vittime sono Matteo Cornago, 25 anni, di Sorisole, e Giovanni Allevi, 48 anni, di Villa di Serio, di professione veterinario. 

I due erano partiti sabato dal rifugio Sasc Furà, in Svizzera, per raggiungere la parete Nord-Est del Pizzo Badile, in direzione della via Cassin, con l'intenzione di arrivare al rifugio Gianetti, nel territorio comunale di Val Masino (Sondrio), dove però non sono mai arrivati. Dopo la segnalazione del mancato rientro sono partite le ricerche, sia sul versante italiano, sia su quello elvetico; impegnati i tecnici della VII Delegazione Valtellina - Valchiavenna del Soccorso alpino, il Sagf della Guardia di finanza, l'elisoccorso, in collaborazione con la polizia cantonale elvetica e la Rega - la Guardia aerea svizzera di soccorso.

Durante la ricognizione con i droni da parte dei soccorritori sono stati individuati prima alcuni effetti personali sul versante svizzero nei pressi di un crepaccio ai piedi della parete. Poi sono stati avvistati anche i corpi senza vita nel crepaccio. I due alpinisti hanno fatto un volo di 350 metri e sono stati colpiti da una scarica di sassi.