F.D.
Cronaca

Muratore morto a Ponteranica. I sindacati: "Era lì solo da un mese. La catena dei subappalti limita la sicurezza"

La reazione di Giuseppe Mancin, Daniel Piatti e Luciana Fratus, per le segreterie provinciali di Feneal-Uil, Filca Cisl e Fillea-Cgil: è una vera emergenza

"Era lì solo da un mese. La catena dei subappalti limita la sicurezza"

La Effe 81 Costruzioni di Cenate Sotto lavora in subappalto per la Milesi Sergio di Gorlago che ha vinto la gara per l’opera

Bergamo – Immediata la reazione dei sindacati alla notizia dell’ennesima tragedia sul lavoro. "Anche oggi (ieri n.d.r.) siamo obbligati ad aggiornare la tragica lista delle vittime di incidenti sul lavoro. Sulle dinamiche e le responsabilità aspettiamo che gli enti preposti approfondiscano ogni particolare della tragedia. Intanto torniamo a dire: i subappalti limitano la sicurezza". Così, Giuseppe Mancin, Daniel Piatti e Luciana Fratus, per le segreterie provinciali di Feneal-Uil, Filca Cisl e Fillea-Cgil hanno commentato l’incidente mortale di questa mattina. La vittima era un lavoratore in somministrazione, assunto il 1° ottobre scorso tramite un’agenzia per il lavoro, la Watch B.V. di Roma, dunque non un dipendente diretto della ditta per cui operava, la Effe 81 Costruzioni di Cenate Sotto. Quest’ultima impresa lavora in subappalto per la Milesi Sergio di Gorlago, che ha vinto la gara per realizzare l’opera.

"Certo colpisce che questo lavoratore fosse in quel cantiere solo da un mese, con un contratto in somministrazione, come d’altra parte – ci risulta – altri 64 lavoratori di Effe 81 impegnati nella stessa opera. L’impresa, poi, sempre per la Teb impiega anche propri dipendenti diretti, ma solo una trentina" hanno aggiunto Alessia Cozzi di Felsa-Cisl, Francesco Chiesa di Nidil-Cgil e Massimiliano Turano di Uiltemp Uil di Bergamo, categorie a tutela dei lavoratori atipici. "Da tempo denunciamo quella che è una vera e propria emergenza per la sicurezza del lavoro nei cantieri – prosegue la nota dei sindacati - . Non si sono più scuse. Liberalizzare i subappalti porta meno sicurezza e meno tutela per i lavoratori. Per l’avvio di quest’opera era stato siglato un protocollo di legalità, sottoscritto in prefettura".