di Luca Balzarotti
Cresce la produzione di energia elettrica “pulita“ in Lombardia. Nel 2022 sono stati generati oltre 20mila gigawattora da fonti rinnovabili, il 12% in più rispetto al 2020 (17.923). La quota di energia da rinnovabili si aggira intorno al 15%, ma nella corsa alla transizione ecologica, che implica l’abbandono del carbone, preoccupano almeno due aspetti. Stando ai numeri raccolti dagli analisti di EnergRed - impegnata nell’accompagnare la piccola e media impresa nel programma di transizione energetica - la Lombardia con 160mila impianti fotovoltaici è la prima regione con il 12% del totale nazionale. Tuttavia, i pannelli solari hanno una media di 251 watt pro-capite, lontana da dato nazionale (359).
L’altro fattore preoccupante riguarda l’analisi delle fonti rinnovabili. Secondo EnergRed, nel 2022 l’acqua ha generato il 61,9% del totale di energia elettrica green lombarda. Considerando il cambiamento climatico e il secondo anno consecutivo di siccità non è una buona notizia. Ancora ieri, infatti, durante il tavolo permanente regionale sulla crisi idrica in Lombardia che si è riunito a Palazzo Pirelli, l’aggiornamento ha confermato il quadro allarmante: mancano 2 miliardi di metri cubi rispetto alle riserve idriche medie del periodo, con un deficit del 57%. Eppure la produzione di energia green dipende ancora molto dall’acqua. La seconda fonte “verde“ in Lombardia sono i biogas. Ma da soli hanno generato solo il 15,79% di energia. Seguono il solare (13,62%), le biomasse (7,24%) e i bioliquidi (1,46%). In valori assoluti, dall’acqua sono arrivati 12.426 gigawattora di energia in Lombardia su 20.074. Di questi 2.361 sono state generati in provincia di Brescia, 2.237 nella Città metropolitana di Milano, 2.112 in provincia di Bergamo. Il biogas, la seconda fonte, vale un quarto dell’acqua (3.170 Gwh a livello regionale). Precede anche se di poco il solare, che ha prodotto soltanto 2.734 gigawattora di energia pulita. Il resto è arrivato dalle biomasse (1.453 Gwh) e dai bioliquidi (293). Eppure è sul fotovoltaico che ha scommesso Regione Lombardia nel Preac (Programma regionale energia ambiente e clima), il documento fondamentale che descrive la traiettoria della transizione energetica in Lombardia al 2030: più del 16% delle rinnovabili a copertura del fabbisogno energetico totale dovrà arrivare dai pannelli solari, il 20% dalle biomasse, il 13% da biometano e biogas. L’obiettivo del programma è arrivare a coprire più del 10% delle superfici con i pannelli solari.
A oggi Brescia, Milano e Bergamo sono le tre province che hanno prodotto più energia alternativa. Rappresentano il 19, 18 e 17% del totale della Lombardia grazie ai 3.814, 3.613 e 3.413 gigawattore generati nel 2022. Cremona e Mantova - quarta e quinta con l’8 e il 7% del patrimonio green regionale - sono ancora distanti con 1.606 e 1.405 Gwh. Monza e Varese e Sondrio e Como, invece, occupano ex aequo la sesta e la settima posizione contribuendo col 6 e il 5%. Le prime due hanno contribuito con 1.204 gigawattora, Como e Sondrio con 1.004. Sotto i mille si trovano Pavia, Lecco e Lodi. Pavia vale il 4% del totale regionale con 803 Gwh, Lecco il 3% con 602 e Lodi il 2% con 401.