Stezzano (Bergamo) – Era venuto in Italia circa un anno fa Elton Dema, l’operaio albanese di 41 anni morto mercoledì al San Gerardo di Monza dove era stato ricoverato in seguito all’infortunio sul lavoro accaduto a Erba (Como). L’uomo era andato a stare in un appartamento di Azzano San Paolo. Prima per conto suo, poi aveva fatto arrivare a luglio scorso dal suo Paese la moglie Bledjana e i quattro figli di tredici, dieci, sette anni e quasi cinque. Si erano trasferiti a Stezzano in una casa in via Ponchielli al civico 7, dove al pianterreno abitano anche la sorella e il cognato, in Italia ormai da anni.
I tre figli maggiori di Dema frequentano le scuole ad Azzano, dove hanno già avuto modo di ambientarsi. Il 41enne lascia, oltre alla moglie, figli e sorella, la madre che è rimasta in Albania (il padre è morto l’estate scorsa) e due fratelli, uno rimasto lì e l’altro pure lui trasferitosi nel nostro Paese. La famiglia lo vorrebbe poi riportare in Patria, a Kukes, la città d’origine. Dema lavorava per una ditta di Grassobbio.
La vittima era iscritta alla Filca Cisl di Bergamo che insieme a Feneal Uil e Fillea Cgil ha richiamato l’attenzione sui numerosi episodi di drammi sul lavoro. "A noi interessa evidenziare che, un’altra volta, una persona uscita per lavorare non farà più rientro a casa”. L’attenzione è posta sulla sicurezza: “Questo ennesimo incidente mortale non è un caso isolato, ma l’ennesimo episodio di una lunga lista di tragedie”.
Stava pitturando il soffitto di un capannone quando, per cause ancora da chiarire, è caduto da un’altezza di circa 10 metri. L’ennesimo infortunio sul lavoro, è successo ieri mattina Grassobbio, in via 25 aprile. Secondo una prima ricostruzione un operaio di 38 anni si trovava su un trabattello per verniciare il soffitto di un capannone di nuova costruzioni. Ad un certo punto, per cause ancora da chiarire è caduto da un’altezza di circa 10 metri procurandosi vari traumi alla testa, al volto, alla schiena e al bacino. Nonostante la caduta dall’alto l’uomo non ha perso conoscenza. Scattato l’allarme, sul posto la centrale operativa del 118 ha inviato l’automedica e l’ambulanza. Il personale ha stabilizzato l’operaio che successivamente è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.